Diventare suora
Come si fa a diventare suora? Ho ricevuto molte e-mail da parte di donne che desiderano abbracciare la vita religiosa. È una grande gioia sapere che tante persone vogliono consacrare la propria vita a Dio. Come fare? In genere si procede così: si contatta un ordine religioso verso il quale ci si sente portate; se una persona è attratta dalla vita contemplativa contatterà un monastero di clausura, se invece è attratta dalla vita apostolica e dalle opere di carità verso il prossimo, può contattare qualche ordine di vita attiva. Quale ordine contattare? Uno di quelli che consiglio maggiormente è quello delle "Serve del Signore e della Vergine di Matarà" chiamate comunemente "Servidoras" (le suore della foto a lato), le quali sono fervorose, caritatevoli, gentili e fedeli al Papa. Hanno sia un ramo di vita attiva, sia un ramo di vita contemplativa. In maggioranza sono giovani, grazie al fatto che hanno molte vocazioni. Alle donne che hanno meno di 40 anni consiglio di scrivere al loro indirizzo e-mail: vocazione@servidoras.org Vi risponderà suor Stella, una suora giovane e cordiale che vi aiuterà a realizzare il vostro sogno di abbracciare la vita religiosa.
Per diventare suora, in genere è questa la prassi da seguire: prima si contatta un istituto religioso, poi si va in convento o in monastero per trascorrere alcuni giorni con le suore. Se la vita religiosa vi piace, potete tornare qualche altra volta per fare altre esperienze vocazionali. Quando vi sentirete pronte, potrete chiedere alle suore di essere ammesse nell'istituto, e così inizierete il periodo di aspirantato, poi c'è il postulantato, e poi il noviziato. Durante tutto questo periodo di tempo siete libere di tornarvene a casa vostra qualora non vi sentiate portate per la vita religiosa. Se invece siete pronte per diventare spose di Gesù Cristo, potrete fare finalmente la professione religiosa coi voti temporanei di castità, povertà e obbedienza. Al termine del periodo dei voti temporanei dovrete scegliere se tornare a casa vostra oppure emettere i voti perpetui.
Invece per saperne di più sulle "Servidoras", potete visitare la seguente pagina: cliccate qui.
Care lettrici, dovete essere grate a Dio per avervi chiamato alla vita consacrata, nella quale è più facile salvare la propria anima e vivere con la coscienza in pace. Sant'Alfonso, alle ragazze indecise se sposarsi o entrare in convento, diceva più o meno queste cose: "...sia un uomo umile creatura, sia Gesù Cristo il Creatore dell'Universo, ti vogliono per sposa. Rifletti attentamente su chi dei due può riempire maggiormente di gioia il tuo cuore e poi sposalo. Ricordati però che nel mondo non è raro trovare delle donne pentitesi di essersi sposate a causa dei maltrattamenti che ricevono dai loro mariti spesso simili a dei tiranni, ai dispiaceri che danno i figli, ai litigi con suocere e cognate, alle gelosie del consorte, ai dolori del parto, agli strapazzi per la cura della casa, agli affanni per accumulare beni terreni, ecc. Anche nella vita matrimoniale potresti vivere santamente, ma è molto difficile. Al contrario in un monastero di stretta osservanza sarà molto semplice per te divenire santa. Libera dalle preoccupazioni del mondo potrai dedicare tutta la vita nell'amare Dio. Se proprio non te la senti di entrare in un monastero, cerca di farti santa a casa tua vivendo da nubile, tranne nel caso in cui tu fossi abitualmente incontinente, nel qual caso è meglio prendere marito, come raccomanda San Paolo."
Per diventare suora, in genere è questa la prassi da seguire: prima si contatta un istituto religioso, poi si va in convento o in monastero per trascorrere alcuni giorni con le suore. Se la vita religiosa vi piace, potete tornare qualche altra volta per fare altre esperienze vocazionali. Quando vi sentirete pronte, potrete chiedere alle suore di essere ammesse nell'istituto, e così inizierete il periodo di aspirantato, poi c'è il postulantato, e poi il noviziato. Durante tutto questo periodo di tempo siete libere di tornarvene a casa vostra qualora non vi sentiate portate per la vita religiosa. Se invece siete pronte per diventare spose di Gesù Cristo, potrete fare finalmente la professione religiosa coi voti temporanei di castità, povertà e obbedienza. Al termine del periodo dei voti temporanei dovrete scegliere se tornare a casa vostra oppure emettere i voti perpetui.
Invece per saperne di più sulle "Servidoras", potete visitare la seguente pagina: cliccate qui.
Care lettrici, dovete essere grate a Dio per avervi chiamato alla vita consacrata, nella quale è più facile salvare la propria anima e vivere con la coscienza in pace. Sant'Alfonso, alle ragazze indecise se sposarsi o entrare in convento, diceva più o meno queste cose: "...sia un uomo umile creatura, sia Gesù Cristo il Creatore dell'Universo, ti vogliono per sposa. Rifletti attentamente su chi dei due può riempire maggiormente di gioia il tuo cuore e poi sposalo. Ricordati però che nel mondo non è raro trovare delle donne pentitesi di essersi sposate a causa dei maltrattamenti che ricevono dai loro mariti spesso simili a dei tiranni, ai dispiaceri che danno i figli, ai litigi con suocere e cognate, alle gelosie del consorte, ai dolori del parto, agli strapazzi per la cura della casa, agli affanni per accumulare beni terreni, ecc. Anche nella vita matrimoniale potresti vivere santamente, ma è molto difficile. Al contrario in un monastero di stretta osservanza sarà molto semplice per te divenire santa. Libera dalle preoccupazioni del mondo potrai dedicare tutta la vita nell'amare Dio. Se proprio non te la senti di entrare in un monastero, cerca di farti santa a casa tua vivendo da nubile, tranne nel caso in cui tu fossi abitualmente incontinente, nel qual caso è meglio prendere marito, come raccomanda San Paolo."
Se la vostra vocazione è vera come spero, e se entrerete in un buon ordine religioso, vi sentirete il cuore ricolmo di riconoscenza verso il Signore per avervi fatto la grazia di avervi chiamato alla sua sequela. Solo Dio può dare quella pace del cuore che invece è molto difficile trovare nel mondo, infangati tra mille preoccupazioni materiali e distrazioni mondane, tutte cose che non esistono negli ordini osservanti.