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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Servidoras

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Tra gli istituti religiosi in forte espansione vi è quello delle “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” che in pochi anni ha superato le 1.000 unità e continua a suscitare sempre più interesse nelle ragazze attratte dalla vita consacrata, basti pensare che hanno circa una novantina di novizie e postulanti, senza contare le numerose aspiranti. È una crescita esponenziale davvero straordinaria. Solo Dio può essere l'artefice di un tale trionfo d'amore! La maggioranza delle Servidoras (diminutivo spagnolo delle “Serve del Signore e della Vergine di Matarà”) è di vita attiva, ma hanno anche alcuni monasteri di clausura per coloro che si sentono attrarre dalla vita contemplativa. Quelle del ramo di vita attiva combattono la buona battaglia della fede su tutti i fronti: dall'apostolato coi giovani a quello con gli anziani, dalla carità verso i poveri all'apostolato della cultura, dalle missioni estere all'apostolato nelle parrocchie italiane. Si occupano di

Della salvezza eterna

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Dagli scritti di Sant'Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa. Il negozio della nostra eterna salute è il negozio, che importa tutto: importa o la nostra fortuna o la nostra rovina eterna. Egli va a terminare all'eternità, viene a dire a salvarci o a perderci per sempre: ad acquistarci un'eternità di contenti o un'eternità di tormenti: a vivere una vita o sempre felice o sempre infelice. O mio Dio, che ne sarà di me! mi salverò o mi dannerò? Può essere che mi salvi, e può essere che mi perda. E se può essere che mi perda, perché non mi risolvo ad abbracciare una vita, che mi assicuri la vita eterna?  Gesù mio, voi siete morto per salvarmi, ma io tante volte mi son perduto con perdere voi, bene infinito; non permettete ch'io abbia da perdervi più. Stimano gli uomini un gran negozio il vincere una lite, l'ottenere un posto, l'acquistare un podere. Ma non merita nome di grande ogni cosa, che col tempo finisce. Tutti i beni di questa terra

Benedettine di Bergamo

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Una gentile lettrice mi ha scritto per raccontarmi il suo incontro con le Benedettine di Bergamo. Carissimo nel Signore,                                         pace a te! Sono cattolica praticante, frequento la mia parrocchia dove cerco di "dare una mano" facendo la catechista e aiutando in oratorio. Da poco tempo ho scoperto, casualmente, il tuo blog e da allora lo leggo quotidianamente. Vorrei ringraziarti per il bene che fai a tante persone che, sicuramente, lo leggono e ne ricavano preziose gemme per la loro vita spirituale! Siccome ho visto che uno degli scopi del tuo blog è quello di far conoscere monasteri zelanti e fervorosi (per grazia di Dio ne abbiamo ancora!), spinta anche dalla lettura delle lettere che ricevi, vorrei anch'io farti conoscere un monastero dove vivono monache fervorose e zelanti che, spinte dall'amore per Gesù, vivono la loro quotidianità facendo tutto per la maggior gloria di Dio. Ho conosciuto questo monastero pochi an

I diversi gradi della perfezione cristiana (-)

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Dagli scritti di Padre Adolphe Tanquerey (1854 - 1932). I gradi per cui uno si eleva alla perfezione sono numerosi; e non è qui il caso di enumerarli tutti ma solo di notare le principali tappe. Ora, secondo la dottrina comune, esposta da S. Tommaso, si distinguono tre tappe principali, o, come generalmente si dice, tre vie, quella degli incipienti, quella dei proficienti, quella dei perfetti, secondo lo scopo principale a cui si mira. a) Nel primo stadio, la principale cura degli incipienti è di non perdere la carità che possiedono: lottano quindi per evitare il peccato, sopratutto il peccato mortale, e per trionfare delle male cupidigie, delle passioni e di tutto ciò che potrebbe far loro perdere l'amor di Dio. Questa è la via purgativa, il cui scopo è di mondar l'anima dalle sue colpe. b) Nel secondo stadio si vuol progredire nella pratica positiva delle virtù, e fortificar la carità. Essendo già purificato, il cuore è più aperto alla luce divina e all'amor

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