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Lettera aperta a una ragazza in ricerca vocazionale

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Riporto il testo di un interessante scritto di Sant'Alfonso Maria de Liguori, rivolto ad una ragazza in ricerca vocazionale. Il tono appassionato ed evangelico è tipico di questo grande  vescovo cattolico. Preciso solamente che per agevolare la lettura ho tradotto i termini desueti e ho eseguito alcuni piccoli ritocchi. Il titolo originale della lettera è: "Avvertimenti ad una donzella che sta in dubbio dello stato che ha da eleggere". Sorella benedetta, voi state deliberando quale stato di vita dovrete prendere. Io vi vedo agitata, perché il mondo vi vuole per sé con prender marito; anche Gesù Cristo vi vuole per sé con farvi monaca in qualche monastero osservante. Badate che da questa decisione che dovete prendere dipende la vostra salvezza eterna; quindi vi raccomando di pregare ogni giorno il Signore: e cominciate a farlo adesso che leggete il presente scritto, affinché vi dia luce e vigore di eleggere quello stato che è più giovevole a salvarvi; affinché non a

Segni vocazionali (sacerdozio cattolico)

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Diversi ragazzi mi hanno chiesto quali sono i segni della vocazione sacerdotale. Visto che questo argomento interessa molti lettori, per poter dare una risposta soddisfacente, ho consultato il testo "Esortazioni al clero", pubblicato nel 1943 dalla casa editrice Civiltà Cattolica, e scritto da Padre Ottavio Marchetti, sacerdote della Compagnia di Gesù. Ecco una sintesi schematica. Affinché una vocazione sacerdotale sia considerata autentica sono necessarie quattro caratteristiche: doni di natura, doni di grazia, libera volontà, retta intenzione. Doni di natura: - dono della salute (che consenta di svolgere efficacemente il ministero sacerdotale); - dono del buon carattere; - dono dell'intelligenza. Doni di grazia: - pratica delle virtù acquisite: pietà, castità, disinteresse, zelo, spirito di disciplina ed ubbidienza. Libera volontà: - tendere al sacerdozio senza costrizioni da parte di qualcuno. Retta intenzione: - tendere al sacerdozio cat

Schema per fare un buon esame di coscienza (per anime amanti della vita devota)

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Ogni tanto una mia amica mi scrive per chiedermi dei consigli spirituali.   Caro D. [...] ti scrivo perché penso che tu possa veramente aiutarmi. Ti chiedo però di rispondermi con calma, quando potrai, non vorrei mai metterti fretta. È mio desiderio confessarmi una volta alla settimana come regola, ma dev'essere una confessione ben fatta. Perciò ho cercato qua e là, ma non ho trovato uno schema serio per l'esame di coscienza. Ora mi chiedo se tu forse puoi darmi qualche indicazione. Ti ringrazio come sempre di cuore. [...] Ciao! Cara sorella in Cristo,  ti ringrazio di cuore per la richiesta che mi hai fatto. Ormai lo sai bene che per me è una grande gioia fare qualcosa che va a vantaggio della tua anima, nella speranza di dare gusto a Gesù buono che ti ha tanto amato sin dall’eternità ed è giunto ad immolarsi sulla croce del Golgota per espiare anche i tuoi peccati. Sono davvero contento che desideri confessarti spesso, come raccomandato da Papa Pio XII, da Sant

Sostenere il blog sulla vocazione religiosa (/)

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I miei blog religiosi in italiano e in lingue straniere ricevono centinaia di visite giornaliere. Diverse persone mi hanno confidato di sentirsi edificare l'animo nel leggere i post che pubblico. L'enorme lavoro che c'è dietro a tutto ciò richiede un sacco di tempo e fatica. Ma chi è il mio "editore"? Siete voi lettori-sostenitori! No, non è un modo di dire, è la realtà. Infatti senza il vostro aiuto economico dovrei abbandonare i miei blog, come hanno fatto tanti altri blogger.  I lettori che apprezzano il blog e che hanno un reddito che consente loro di vivere dignitosamente, cioè non si trovano in situazioni economiche “difficili” (precari, studenti, disoccupati, cassintegrati, sfrattati, ecc.), se non lo hanno già fatto in passato, spero che possano prendere in considerazione l'opportunità di inviarmi un libero contributo (anche modico) tramite bonifico bancario, per aiutarmi affinché io possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornar

Salvare la vocazione

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Non bisogna respingere la vocazione. A tal proposito ripubblico la lettera di una ragazza che con le lacrime agli occhi ha voluto lanciare un accorato appello... Caro fratello in Cristo, le scrivo affinché la mia testimonianza possa servire a tutte quelle ragazze che si sentono chiamate alla vita religiosa. Sono una ragazza di vent'anni, e pur avendo una giovane età, l'ho vissuta molto intensamente [...]. A soli dodici anni ho iniziato quasi per caso a frequentare un ordine di stretta osservanza, il quale mi ha portato ad amare Cristo e la sua Chiesa in maniera smisurata. Da piccola ho sempre pensato che un giorno mi sarei donata a Cristo [...] presso quella che definivo la mia vera casa, ossia qualche convento del mio amato ordine, ma essendo minorenne e non riuscendo ad ottenere il permesso dai miei genitori di poter entrare in convento, ho atteso il giorno del mio diciottesimo compleanno con ansia e trepidazione, e mentre tutti si accingevano a preparare il mio complean

Chi riceve la Comunione sapendo di essere in peccato mortale commette un sacrilegio

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Tempo fa una ragazza mi ha raccontato di aver avuto una discussione con una sua parente, la quale ha affermato erroneamente che anche se siamo in condizioni di grave peccato, è sempre meglio fare la Comunione. Ecco la mia risposta. Cara sorella in Cristo,                                           leggo con interesse le tue e-mail perché non sono banali e superficiali, ma trattano argomenti importanti e profondi. Purtroppo, oggi in giro ci sono tante persone (anche tra i sacerdoti) che affermano cose contrarie a quelle che insegna la Dottrina Cattolica. Andare a Messa la domenica è un precetto ecclesiastico che obbliga “sub gravi”, cioè sotto pena di colpa grave (ci sono dei casi in cui si è scusati dall'andare a Messa, se vuoi te ne parlo la prossima volta). Chi senza giustificazione non va a Messa nei giorni festivi, non può prendere la Comunione senza prima confessarsi. E quando si confessa deve essere sinceramente pentito del peccato fatto, e deve anche avere il

Addio al mondo

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Ripubblico la bella lettera che mi scrisse una lettrice del blog prima di partire per il monastero di clausura. Caro fratello in Cristo,                                     [...] ho avuto modo di continuare a pregare, meditare e riflettere, e ho eletto il mio stato di vita, senza dubbio, in libertà e senza condizionamenti: vita religiosa di clausura, tra le monache [...], che ho conosciuto grazie al tuo blog. Quando mi hanno accolta nella foresteria, mi sono sentita subito a casa, ho provato una pace grande già dal primo momento, quando varcavo la soglia della loro porta...prima di conoscerle di persona sapevo che ANDAVO PER RESTARE! La Madre è davvero accogliente e comprensiva, mi ha saputa capire ed indirizzare subito: tra pochi giorni entrerò nel loro monastero per cominciare l'aspirantato! Mi pare un sogno...ma è realtà! Non è stato facile vincere le mie resistenze e quelle di chi avevo accanto, ma con l'aiuto della Madonna si può tutto! Ogni giorno ho letto il

Quale stato di vita eleggere?

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Sant'Alfonso Maria de Liguori scrisse una bellissima lettera piena di ottimi consigli per un ragazzo indeciso sullo stato di vita da scegliere. Per leggere la lettera, cliccare qui.

Discorso a una ragazza che entra in monastero

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Sant'Alfonso Maria de Liguori scrisse un edificante discorso da fare a una ragazza che entra in monastero. Per leggerlo, cliccate qui.

Conversare familiarmente con Dio

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A una ragazza spiegai il modo in cui bisogna conversare con Dio. Per leggere la mia lettera, cliccare qui.

Chi rifiuta la vocazione rischia di dannarsi

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Cari lettori, vi consiglio di leggere un interessante scritto di Sant'Alfonso Maria de Liguori, nel quale questo grande Dottore della Chiesa spiega che chi non obbedisce alla vocazione rischia seriamente di andare all'inferno. Per leggere questo scritto alfonsiano, cliccate qui.

Racconto di un'esperienza vocazionale

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Oggi vi consiglio di leggere una bellissima lettera che mi scrisse una ragazza di 18 anni al ritorno dalla sua prima esperienza vocazionale in convento. Cliccate qui leggere la sua testimonianza.

Una peccatrice pentita può farsi suora?

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Tempo fa una ragazza mi ha chiesto se una peccatrice pentita può farsi suora. Per leggere la sua lettera e la mia risposta, cliccare qui.

Discernimento vocazionale

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Ecco una delle lettere che ho ricevuto da una lettrice in discernimento vocazionale. Cliccate qui per leggerla.

Perché amo la Messa in latino in rito antico

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Tempo fa una signora mi ha confidato che preferisce assistere alla Messa tradizionale nonostante la lunga distanza che deve percorrere... Caro D.,                  come stai?  [...] Seguo regolarmente il tuo blog e spesso vi trovo spunti su cui riflettere. [...] Ringrazio Dio di avermi condotto, dopo tanti anni, a riscoprire il tesoro della fede cattolica nel solco della Tradizione, anche se devo riconoscere di non essere mai stata tanto distante e che i disagi che avvertivo nell'ambiente circostante (parrocchiale o altro) erano dovuti alle tante stranezze che si producono [...] rispetto alla sana e semplice fede trasmessaci dal Magistero perenne.  Da alcuni mesi partecipo quasi sempre (intendo la domenica, sai che fortuna se fosse anche durante la settimana!) alla messa in rito antico: che grazia! Davvero la si segue senza fatica e se ne esce arricchiti. Mi aiutano molto anche i momenti di silenzio che ci sono. Non è la stessa cosa di una messa Novus Ordo, pur

Tentazioni contro la vocazione

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Cari lettori, probabilmente molti di voi in futuro abbandoneranno il mondo e abbracceranno la vita religiosa. Fate attenzione, il demonio farà di tutto per farvi perdere la vocazione e farvi tornare nel mondo. A tal proposito Sant'Alfonso Maria de Liguori spiegò in uno scritto intitolato "Conforto ai novizi per la perseveranza nella loro vocazione" quali sono le tentazioni più diffuse che usa il diavolo per ingannare i novizi. Vi consiglio di leggere questo scritto alfonsiano, cliccando qui.

Perché anche i buoni cristiani soffrono tribolazioni?

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Molta gente si domanda per quale motivo le persone che compiono il male, spesso vivono “allegramente” nella prosperità materiale, mentre le persone fedeli al Signore vivono tra tribolazioni e persecuzioni. Per leggere la risposta che ho dato a una ragazza su questo importante argomento, cliccate qui.

Attenzione ai monasteri rilassati

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Tempo fa, una lettrice mi ha scritto varie e-mail per chiedermi informazioni sugli istituti di vita consacrata... Grazie sei veramente gentile! Ti saluto con tanto riconoscimento! Che mi dici sulle suore di [...]? Cara sorella in Cristo,                                  ad essere sincero non conosco la congregazione delle suore di cui mi hai chiesto informazioni. Comunque, voglio darti ugualmente dei consigli generali che ti consentiranno di comprendere da te stessa se un istituto religioso è rilassato oppure fervoroso e osservante. Gli istituti rilassati sono quelli dove non si vive più in maniera davvero religiosa la vita consacrata. La differenza tra un ordine osservante e uno rilassato è un po' come la differenza che c'è tra un fiore fresco e uno appassito. Scriveva sant'Alfonso: "Oimè, piange la Chiesa, perché vede nei religiosi un comune rilassamento di spirito, unito ad una gran freddezza nel divino servizio! Non si nega, che vi sono i buoni

Chi ama Gesù ama la dolcezza

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Lo spirito di dolcezza è proprio di Dio. L'anima che ama Dio ama anche tutti coloro che sono amati da Dio, pertanto cerca volentieri di soccorrere, consolare e contentare tutti, per quanto gli è possibile. Dice San Francesco di Sales: “L'umile dolcezza è la virtù delle virtù che Dio tanto ci ha raccomandato; perciò bisogna praticarla sempre e dappertutto.” Questa dolcezza bisogna praticarla specialmente coi poveri, i quali ordinariamente, poiché son poveri, son trattati aspramente dagli uomini. Bisogna praticarla particolarmente anche con le persone ammalate, le quali si trovano afflitte dall'infermità, e per lo più sono poco assistite dagli altri. In maniera speciale bisogna adoperare la dolcezza nei confronti dei nemici. Vince in bono malum (Rom. XII, 21). Bisogna vincer l'odio con l'amore, e la persecuzione con la dolcezza; così han fatto i santi. Non vi è cosa che tanto edifichi il prossimo, quanto la caritatevole benignità nel trattare. I santi ordinar

Timore della Confessione

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Il diavolo tenta di allontanare le anime da Gesù infondendo assurdi timori, come ad esempio un'esagerata paura di confessarsi e comunicarsi male. Per leggere una lettera che scrissi al riguardo, cliccate qui.

Consigli a una ragazza che desidera abbracciare la vita religiosa

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Una lettrice del blog mi ha raccontato le sue incertezze sulla vocazione religiosa. Per leggere i consigli che le ho dato, cliccate qui.

Ostacolato dalla madre

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Un lettore del blog mi disse di sentire la vocazione, ma sua madre lo accusava di volere evadere dalla realtà. Per leggere la sua lettera, cliccare qui.

Vocazione e seminario

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Ho ricevuto varie lettere da parte di ragazzi disgustati dall'atmosfera rilassata e dissipata che si respira in certi seminari. Per leggere la risposta che inviai a un lettore, cliccate qui.

Circa l'obbligo di assistere alla Messa festiva

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Pubblico alcuni brani tratti da "Teologia Morale: prontuario di morale cattolica per sacerdoti e laici", di Padre Teodoro da Torre del Greco, O.F.M. Cap., edito dalle Edizioni Paoline (sesta edizione, 1964). 186. - La materia di questo precetto è di ascoltare tutta la Messa, cioè dal principio alla fine. L'adempimento del precetto richiede che colui che ascolta la Messa vi assista a) con la debita attenzione; b) con la dovuta intenzione; c) intieramente; d) presente corporalmente; [...] I. La debita attenzione L'attenzione può essere interna o esterna. La prima è l'avvertenza della mente all'azione ché si compie ed esclude la distrazione o divagazione della mente alle cose estranee; la seconda consiste nell'evitare qualunque atto esterno incompatibile con l'attenzione interna. Per l'adempimento del precetto basta che la Messa si ascolti con l'attenzione esterna. Non soddisfa, perciò, colui che durante la Messa studia o legge

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