Ritrovare la vocazione
Ripubblico una lettera di un giovane lettore del blog.
Caro D.,innanzitutto ti saluto e ti voglio ringraziare per la tua opera che ogni giorno mi aiuta a riflettere e meditare sul dono della vocazione. Mi chiamo [...], ho 17 anni, già una volta ti avevo scritto, non so però se ti ricordi di me; insieme a questo tuo blog e ai consigli del mio padre spirituale vado sperimentando sempre più che il Signore mi chiama a qualcosa di più grande, e io sono felice di potergli rispondere fedelmente. Principalmente voglio dirti grazie perché negli ultimi tempi ho vissuto un periodo di grande aridità spirituale, durante il quale non solo avevo perso quella aspirazione alla vocazione, ma quasi anche la fede, e il tuo blog mi ha aiutato a riscoprire il piacere di appartenere a Dio. Infatti confidandomi con il mio padre spirituale riguardo a questa situazione, lui mi ha assicurato che era un periodo di transizione e che se fossi rimasto fedele al Signore tutto sarebbe andato per il meglio, però il tempo passava ed io sentivo sempre meno la presenza di Dio nella mia vita; tutto questo è durato per circa un anno, anno nel quale sì, continuavo le mie pratiche di pietà, ma senza alcun beneficio apparentemente. Addirittura avevo abbandonato completamente l'idea della vocazione, avevo fatto progetti riguardanti il mio futuro (piano di studi ed anche piano lavorativo). Avevo raggiunto una certa stabilità e ormai la vocazione non mi toccava più, non ci pensavo. Un giorno, circa un mese fa, mentre navigavo su internet per informarmi riguardo alcune università, mi è venuta voglia, dopo quasi un anno di assenza, di visitare il tuo blog, più per curiosità, devo dire, che per serio interesse verso la vita religiosa, però, mentre leggevo i vari post, in me si andava riproponendo quella gioia e pace pensando alla mia vocazione, allora quasi spaventato da quell'idea chiusi la pagina. Passarono alcuni giorni e l'idea della vocazione ritornava a far capolino tra i miei pensieri andando a scompaginare quelli che erano i piani che mi ero creato, dapprima era un pensiero a cui non davo molto peso e che mi era facile scacciare, però in seguito divenne sempre più forte, quasi una cosa martellante, che più cercavo di scacciare più lei ritornava con insistenza. Decisi allora di parlarne con il mio padre spirituale che mi disse una frase che mi è rimasta nel cuore: "Non possiamo combattere contro Dio". Queste parole se da una parte mi misero un po' in soggezione, adesso mi infondono grande pace perché mi hanno permesso di affidarmi completamente alla volontà di Nostro Signore ed accettare con gioia e come segno di grande predilezione questa chiamata. Adesso ho ripreso il mio cammino di discernimento con la mia guida spirituale dopo un anno di interruzione e sono sempre più convinto e felice della mia vocazione e non vedo l'ora di fare qualche esperienza in qualche convento. Ho scritto questa testimonianza per tutti quei ragazzi e ragazze che cercano di sfuggire alla vocazione facendosi dei progetti per il futuro e tramite questi progetti soffocare la loro chiamata; a voi dico quello che è stato detto a me. Caro D. ti ringrazio ancora e prego per te e per tutti i progetti che vorrai compiere o che già hai in porto, affinché tu possa essere sempre felice e realizzato.
Affettuosi e cordiali saluti.
(Lettera firmata)