Disprezzare le discoteche e la vita mondana
Una ragazza mi ha confidato di sentirsi attrarre alla vita consacrata, e nel frattempo cerca di vivere il cristianesimo in maniera coerente, stando alla larga dai luoghi pericolosi come le discoteche.
Ciao Cordialiter!
Mi presento: mi chiamo [...], ho 17 anni e abito in provincia di [...]. Finalmente ho preso la decisione di scriverti una lettera, dopo mesi di riflessione e di ricerca, che tuttora continuano. Era un pomeriggio di inizio aprile, lo ricordo bene, quando visitai la prima volta questo blog, e da allora la prima cosa che faccio quotidianamente è leggere i post che tu pubblichi. Ad aprile ero così spaesata, non sapevo nemmeno cosa cercare né dove, non riuscivo nemmeno io a capire le mie emozioni, cosa mi stava succedendo, quanto stava crescendo il mio amore per Gesù. C'è voluto un bel po' per capire che quello che provavo era una cosa bellissima e non dovevo affatto spaventarmene. E così è anche adesso. Sono comunque confusa, ma c'è molta più chiarezza in me, e questo è tutto merito di questo blog, ormai diventato pane per i miei denti. È così confortante sapere che ci sono tanti giovani che sentono la chiamata di Dio alla vita consacrata, e che però devono affrontare ostacoli, non solo sul piano emotivo, ma anche per quanto riguarda famiglia e amici, e che qui possono trovare aiuto e conforto sicuri.
Ti vorrei raccontare un po' della mia vita, e come è cambiato quasi tutto da quando il Signore ci è entrato. Sono nata e cresciuta in una famiglia credente e praticante. Almeno così ho sempre pensato, ma ultimamente il comportamento dei miei non lo ritengo cristiano. I miei genitori mi hanno sempre portato a messa, ho fatto per cinque anni la chierichetta, ho frequentato il catechismo, ma purtroppo quello che hanno fatto a me, non era vero catechismo, e sono arrivata alla Cresima senza capire niente della mia religione e di quello che stavo per fare. Di questo solo adesso mi rammarico. […] Poi, a circa 14/15 anni, c'è stata una forte crisi in me, spirituale e non, anche per quello che avevo subito un paio di anni prima a scuola. Per me è difficile parlarne, sono stata vittima di bullismo alle medie. È stato il periodo più brutto della mia vita, ed i miei genitori non sono stati di conforto. Ancora Gesù non lo sentivo presente, ma so che Lui c'era e mi confortava. Ciò che ho passato è stato un duro colpo che ha cambiato totalmente la mia vita, la mia visione del mondo e delle persone. […] Poi, iniziate le superiori, la crisi persisteva. Ho cominciato ad andare mal volentieri in chiesa, non pregavo, inventavo tante scuse. Pensavo che fosse inutile andare a messa. I miei genitori mi hanno lasciato fare […]. Adesso lo reputo strano che due genitori così credenti e praticanti non mi abbiano mai insegnato niente sulla fede, mai una preghiera, mai una lode al Signore. A quel tempo mi interessava avere tante amiche, fare pettegolezzi, cercare al più presto un ragazzo ed attirare l'attenzione degli altri. Desideravo diventare modella, avere una bella vita ricca di successo e soldi. Ma il buon Dio non ha voluto per me nessuna delle cose appena citate. Il cambiamento è avvenuto a 16 anni, l'estate scorsa. Ancora andavo malvolentieri a messa, ma nel momento del bisogno ho fatto una cosa che non facevo da molto: ho pregato. Tantissimo. Ed ecco che mi sono ricreduta. Il Signore si è fatto sentire e da allora non ho mai smesso di pregare, anche se ora si è sistemato tutto. Ed ecco: è stato in quel momento che io, in mezzo a tante cose mondane e che mi distraevano, ho aperto la porta a Gesù. La preghiera tutt'oggi per me è una parte molto importante, come dopo ti dirò. Verso l'inizio di quest'anno ho percepito che un cambiamento dentro di me stava avvenendo. E lo vedevano un po' tutti coloro che mi stavano attorno. Ho cominciato ad essere ancora più generosa, altruista. L'Amore di Gesù, che iniziavo a ricambiare, si trasmetteva agli altri. E ho iniziato a leggere il Vangelo e dei libretti di preghiere che avevo in casa e che prima di allora non mi interessavano affatto! Tutto in me stava cambiando: la mia concezione della vita stessa, dono di Dio. La mia concezione di felicità: l'amare il Signore, che ha donato la Sua vita per noi peccatori. Cos'era importante per me: la preghiera. Ringraziare e lodare il Signore quotidianamente, per tutto. […] Ho cercato in vari siti sul tema della Vocazione, ma questo lo trovo il migliore. […] I miei credo abbiano ben notato il cambiamento in me, mio padre a volte ne è contento e apprezza il fatto che segua le messe, ecc. mia madre invece è il contrario. Ha sempre detto che non è normale che una della mia età segua queste cose, invece di avere il ragazzo e andare in discoteca. Ogni volta rimango allibita. Il buon Dio non vuole questo per me. Non ho mai messo piede in una discoteca, non ho mai avuto un ragazzo, evito qualsiasi ritrovo mondano, come feste e sagre che nella mia regione abbondano. Ho preso la ferma decisione che non entrerò mai in una discoteca […]. Evito qualsiasi cosa mondana, ho smesso di guardare alcuni programmi tv, e ho iniziato a stare attenta a come mi vesto, infatti uso esclusivamente vestiti casti. Mi hanno sempre preso in giro perché non metto abiti scollati, ma io dopo poco aver compiuto 17 anni ho scelto di vivere in castità e di essere orgogliosa della mia verginità. In un mondo che vuole tutt'altro che la castità, sarei considerata pazza se qualcuno sapesse della mia scelta! Purtroppo pochi osservano certi precetti. Insomma, è cambiato quasi tutto nella mia vita. [...] Mi sento attratta dalla vita missionaria, ma non so bene cosa il Signore voglia per me. Non posso escludere che mi voglia in clausura! Prego ogni giorno il Signore e la Vergine affinché mi indichino la strada giusta. Io sento di avere un bellissimo dialogo con Cristo, e voglio tanto che ciò persista!
Penso che il lavoro che fai sia fantastico, dai un aiuto importantissimo a tante persone, e anche non conoscendoti sei nelle mie preghiere. […] Percepire la Sua Chiamata a 16 anni inizialmente non è stato facile. Per ora faccio come Maria, serbo tutte queste cose nel mio cuore. Mi scuso per essermi dilungata così tanto, avrei tante cose da dirti.
Ti saluto, a presto.
In Cristo e Maria.
(Lettera Firmata)
Cara sorella in Cristo,
stai facendo benissimo a riflettere sullo stato di vita che eleggerai in futuro. È molto importante fare la scelta giusta, cioè quello che vuole Dio.
Sono contento che lo Spirito Santo ti ha fatto capire quanto sia virtuoso vivere in castità. I santi elogiavano molto lo stato verginale, il quale, come insegna il Magistero della Chiesa Cattolica, è nettamente superiore allo stato matrimoniale (anch'esso buono). Se vuoi saperne di più su questo tema puoi leggere la splendida enciclica “Sacra Virginitas” del grande Papa Pio XII (la trovi facilmente su internet).
Per essere buoni cristiani non basta credere in Dio, bisogna anche mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo. Per questo motivo apprezzo molto il tuo stile di vita “controcorrente”. Sbagliano quei cristiani che vivono facendo dei compromessi tra il Vangelo e la mentalità mondana. Bisogna essere cristiani coerenti, come lo furono i santi, i quali erano disposti a subire le persecuzioni del mondo pur di non tradire il Redentore Divino. Sono d'accordo con te, bisogna evitare di frequentare le discoteche perché sono luoghi pericolosi per l'anima. Lì infatti è molto facile offendere Dio con qualche peccato. Inoltre bisogna stare alla larga dalle cattive compagnie, perché chi frequenta degli amici che calpestano la Legge di Dio, prima o poi rischia di farsi trascinare al male. Tanti bravi ragazzi che erano cristiani virtuosi si sono rovinati a causa delle cattive amicizie.
Per quanto riguarda la tua libera scelta di vestirti con abiti castigati che salvaguardano il pudore, devo dirti che si tratta di una coraggiosa decisione di una vera seguace di Gesù Cristo. Anche se i mondani dovessero criticarti perché non utilizzi mai minigonne o altri vestiti spudorati, non è un problema, l'importante è piacere a Dio, osservando la sua Legge per dargli gusto. La Madonna a Fatima preannunciò che sarebbero venute delle mode vergognose che avrebbero molto offeso Nostro Signore. Purtroppo, queste mode scandalose sono arrivate davvero. E' vergognoso andare in giro svestite con abiti da meretrici. Il zelantissimo Pio XII esortò le ragazze cattoliche a combattere la “Crociata della purezza”, cioè a impegnarsi a diffondere nella società una moda cristiana. Anche oggi bisognerebbe lanciare una campagna apostolica per propagare l'amore per la purezza e il disprezzo per le mode indecenti e l'impurità.
La televisione è meglio guardarla il meno possibile, cioè solo quando ci sono trasmissioni che nutrono l'anima. Purtroppo, molti programmi allontanano il cuore dal Signore, infatti sono permeati della mentalità mondana che induce a vivere come se Dio non ci fosse, e a pensare solo alle cose materiali. Su questa terra tutto è vanità delle vanità, fuorché amare e servire il Signore.
In Gesù e Maria,
Cordialiter