Depressione e vocazione religiosa
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Mi hanno scritto varie persone che soffrono o hanno sofferto di depressione. Per entrare in qualsiasi ordine religioso è necessario essere in buone condizioni psichiche e mentali. Coloro che riescono a guarire stabilmente dalla depressione, possono certamente abbracciare la vita religiosa...
Gentile Cordialiter,
mi chiamo [...], ho quasi 24 anni e vivo a [...]. Mi sono imbattuta per caso nel tuo blog e per me è diventato un appuntamento giornaliero. Ammiro moltissimo il tuo lavoro e ti ringrazio per l'aiuto che offri a tanti giovani che cercano la loro strada. Ora è arrivato il mio turno di chiedere consiglio.
Ero una cristiana piuttosto tiepida, una di quelle che si permetteva di selezionare solo quelle verità di fede che le facevano più comodo. Tuttavia ho sempre sentito la sete di qualcosa di più grande. Poi con l'inizio dell'università ho avuto un crollo: studio Chimica, un corso di laurea che, oltre ad essere piuttosto impegnativo, non è certo l'ambiente ideale per sviluppare la propria spiritualità. E così smisi di credere. Continuavo a pensare che ci fosse un'entità superiore (la complessa perfezione dell'universo rende assurdo credere che tutto sia dovuto al caso...), ma non mi preoccupavo di approfondire la questione in nessun modo. Per tre anni sono stata lontana da Dio, ma non ero davvero felice e mi sentivo spesso inquieta. Negli ultimi dieci mesi ho cominciato a stare male. Non riuscivo più a studiare e soffrivo di continui attacchi di panico, apparentemente immotivati. Non volevo più uscire con gli amici e sono rimasta indietro con gli esami. Mi è stato spiegato che esiste una parola per descrivere lo stato in cui mi trovavo: depressione. Così, dopo un difficile percorso di convincimento, ho deciso di andare da un bravo psichiatra che fosse in grado di aiutarmi. Nello stesso tempo però, ho sentito un fortissimo impulso verso Dio. Ho cominciato a pregare Gesù e la Vergine Maria, come mamma di tutti noi. Mi sono affidata a Lei. Ho sentito che in questi anni avevo vissuto immersa nel buio e, leggendo i brani del Vangelo, sono stata avvolta da una nuova luce. Mi sono confessata: è stato come rinascere a vita nuova. Adesso sento il bisogno di pregare spesso durante la giornata e anche di andare alla Messa. Voglio sempre sentire la vicinanza a Gesù. I miei genitori mi vedono ogni giorno più serena e sono felici che la terapia con lo psichiatra funzioni. Io però so che tutta questa gioia, questa felicità, la serenità nell'affrontare le piccole difficoltà di ogni giorno (che prima mi sembravano insormontabili), vengono dalla preghiera e dal sostegno di Maria. Sento di aver ricevuto una grande grazia e vorrei donarmi ancora di più a Gesù Buono.
Credi che questo improvviso e rovente amore per Dio sia solo uno stato passeggero dovuto alla depressione? La mia paura più grande è che questo sia per me solo un modo per evadere dalla realtà e dalle responsabilità di tutti i giorni. Non so cosa fare. Non ho il coraggio di affrontare quest'argomento con la mia famiglia, sono tutti atei e so che non capirebbero, anzi, si arrabbierebbero tantissimo. Forse dovrei parlare di questo col mio psichiatra?
Mi scuso per la lunghezza della lettera. Spero tanto che tu riesca a trovare un po' di tempo per leggerla e per rispondermi. Grazie infinite per la tua attenzione!
Un affettuoso saluto in Gesù e Maria,
(lettera firmata)
Cara sorella in Cristo,
ti ringrazio per avermi scritto, è edificante leggere i racconti di conversioni come la tua, poiché in esse rifulge maggiormente l'infinita misericordia di Dio. È commuovente pensare alla bontà con cui il Signore accoglie i peccatori pentiti. La pace interiore che senti dentro di te non è un'illusione, è un dono di Dio. Ordinariamente parlando, tutti coloro che si confessano umilmente e si uniscono a Gesù Eucaristico, sentono la pace della coscienza, la quale è un bene maggiore di tutte le ricchezze della terra. I mondani non comprendono questi discorsi, altrimenti lascerebbero le discoteche per andare a trovare la vera gioia in Dio. La verità è che siamo stati creati per amare Dio, e il nostro cuore non può trovare pace sin tanto che non riposa in Lui.
Adesso che sei quasi guarita dalla depressione devi perseverare nella via della vita devota che tanta gioia interiore ti sta donando. Il mondo è ingannatore, promette di far felici i suoi seguaci, ma in realtà rende inquieti e infelici su questa terra, e ancora di più dopo la morte, se si muore senza pentimento. San Domenico Savio ripeteva spesso: "La morte, ma non peccati". Aveva ragione, è meglio morire anziché offendere Dio con qualche peccato. Ormai sei stata presa in “trappola” da Gesù buono, non puoi più vivere senza di Lui. :-) Non ti rimane altro da fare che arrenderti al suo amore per te. Quando il mondo non era stato ancora creato, il Signore già ti amava, ti ha sempre amato sin dall'eternità. E chi altro potresti amare all'infuori di Lui? Io non conosco nessun altro uomo che si lascerebbe inchiodare in croce per salvarti. Dunque, che fare? Non parlare coi tuoi familiari di ciò che senti nel tuo cuore, loro sono atei, non possono capire questi discorsi, sarebbe come parlare in cinese. Il consiglio che ti do è di fare gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola per comprendere quale stato di vita eleggere. Appena sarai completamente guarita dalla depressione, potrai anche abbracciare la vita religiosa, se questa è la volontà di Dio su di te. Non parlare di queste cose con lo psichiatra, a meno che non sia una persona profondamente religiosa ed esperta di vita spirituale, come lo fu San Giuseppe Moscati, ma è raro trovare un fedele laico con queste caratteristiche. Puoi stare certa che l'amore per Dio non è un'evasione dalle proprie responsabilità, anzi, questo amore aiuta a svolgere i propri doveri in maniera più responsabile. Continua ad amare la Santissima Trinità con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze, ti assicuro che non te ne pentirai. Soprattutto non te ne pentirai nell'istante della morte, quando finalmente potrai vedere Gesù e vivere insieme a Lui per tutto il resto l'eternità. Chi possiede Dio, possiede ogni bene, e chi invece perde Dio, perde tutto!
Sono felicissimo di sapere che sei devota alla Madonna, hai fatto benissimo a rifugiarti tra le sue mani materne. San Bernardo diceva che chi non è devoto alla Beata Vergine Maria, è moralmente impossibile che si salvi, poiché è come se chiudesse il canale delle grazie. Infatti Ella è la Mediatrice di tutte le grazie che Dio ci dona, quindi commettono un grosso errore coloro che non la amano e non si rivolgono a Lei per chiederle aiuto.
Spero di esserti stato di qualche utilità, approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Gesù Redentore e Maria Corredentrice del genere umano,
Cordialiter