Ritiri spirituali
Tempo fa ho ricevuto una lettera da parte di una lettrice in ricerca vocazionale. Le ho dato i soliti consigli, quelli che leggete spesso sul blog, ossia di eleggere il proprio stato di vita mediante un ritiro spirituale per poter capire la volontà di Dio, non parlare di “vocazione” con amici e parenti (nemmeno se sono cattolici praticanti), scegliere un monastero di stretta osservanza qualora Iddio chiami ad abbracciare la vita religiosa. A tal proposito le ho segnalato un ottimo monastero presente nella sua regione. Qualche tempo dopo ci siamo risentiti...
E' un piacere rileggerti. Le parole della tua prima lettera in risposta alla mia mi sono state di grandissimo aiuto. Adesso, dopo un po' di peregrinaggio per fare ritiri spirituali in diversi ordini, dove sono sempre stata accolta con gioia ed affetto, credo che il mio cuore e la mia anima abbiano compreso quale sia il ruolo che il Signore vuole affidarmi.
[...] ti saluto e ti ringrazio ancora.
Che il Signore ti protegga.
(lettera firmata)
Carissima,
sono contento che hai fatto alcuni ritiri spirituali al fine di eleggere lo stato di vita al quale Dio ti chiama. La scorsa volta mi ero permesso di consigliarti il monastero delle [...] poiché in coscienza lo ritengo uno dei migliori, visto che lì si vive in maniera fervorosa la vita religiosa. Il grande Dottore della Chiesa, Sant'Alfonso Maria de Liguori, ai giovani in ricerca vocazionale sconsigliava vivamente di entrare nei monasteri “rilassati”, cioè dove non si vive più da veri religiosi. Secondo lui è meglio restarsene a casa propria anziché entrare in uno di questi monasteri dove si vive in modo tiepido (per non dire insipido) la propria vocazione.
Nella speranza di ricevere qualche “bella notizia” da parte tua, continuo a pregare per te e per tutte le altre persone in ricerca vocazionale che mi hanno scritto. Non desidero altro che su di voi sia fatta la volontà di Dio, il nostro unico bene.
Cordialiter