Vocazione claustrale?
Carissimo D.,
scusa se ti disturbo con la mia lettera ma ho proprio bisogno di un consiglio raccontandoti prima un' esperienza accadutami da poco. Qualche giorno fa, io ed una mia amica in discernimento con me, siamo andate a fare visita alle suore di clausura di [...]. Appena entrate, subito mi sono sentita travolta da una grande emozione e dalla sensazione di essere a casa. La suora che ci ha accolte, dopo le presentazioni di rito, ci ha invitate ai Vespri e sentire le voci delle suore che cantavano mi ha profondamente commossa! Dopo una piccola chiacchierata, abbiamo conosciuto la Superiora che si è informata circa il nostro cammino e sul sacerdote che ci sta seguendo, che lei conosce. Prima di andare via, ci ha invitate ad una veglia alla quale però, con mio profondo rammarico, non abbiamo potuto partecipare. Un paio di giorni fa, il mio padre spirituale mi ha detto che la Superiora aveva chiamato al convento chiedendo il motivo per il quale non aveva visto alla veglia né me né la mia amica, aggiungendo però che le avevamo fatto una buonissima impressione. Quest'ultima affermazione mi ha turbata! Ho sentito come se mi stessero chiamando a far parte di quella famiglia!
Il mio problema ora è questo: per quanto io ami Gesù e mi senta in parte attratta dalla vita claustrale, non credo che quella sia la mia Vocazione. Dico questo perchè provo una gioia infinita nello stare in mezzo agli altri cercando di comunicare e testimoniare loro il profondo amore che Gesù nutre per noi. Cercando informazioni sul web, sono venuta a conoscenza dell'esistenza dell'ordine delle [...]. Potresti darmi qualche consiglio per sciogliere i miei dubbi e qualche informazione riguardo al loro ordine?
[…] Perdona la lunghezza della mia lettera, ma ho veramente bisogno di un consiglio!
Pace e Bene
(lettera firmata)
Cara sorella in Cristo,
non devi preoccuparti, per me non è un disturbo rispondere alle lettere, anzi è una grande gioia poter esser di qualche utilità al prossimo.
Sono davvero molto felice di sapere che stai perseverando nel discernimento vocazionale. Certe persone un giorno dicono di avere la vocazione, ma qualche giorno dopo hanno già cambiato "idea". Tu invece è da vari mesi ormai che senti il desiderio di donare il resto della tua vita a Gesù buono, l'amorevole Redentore delle anime nostre. Continua a perseverare, poiché è troppo grande il dono della vocazione religiosa. Solo in Cielo capirai con pienezza quanto grande sia stata la grazia di aver abbracciato la vita consacrata. Dispiace che i mondani non possono capire queste cose, altrimenti i conventi e i monasteri verrebbero invasi da una moltitudine di postulanti.
Quale ordine religioso scegliere? Non è semplice rispondere, poiché a volte si è indecisi tra vari istituti. In genere bisogna ascoltare le proprie inclinazioni. Alcune ragazze sono portate per l'evangelizzazione, altre per la cura dei poveri e degli ammalati, altre ancora per la vita contemplativa nella clausura. Sono rimasto sorpreso nel constatare che molte ragazze che mi hanno contattato sono attratte dalla clausura; si tratta di una scelta forte e radicale adatta solo ad anime ardite e coraggiose, che ardono dal desiderio di immolarsi. Ovviamente ho grande stima anche degli istituti religiosi di vita attiva; oggi c'è tanto bisogno di apostolato per rievangelizzare la nostra società materialista e scristianizzata.
Certe volte la propria attrattiva non corrisponde alla vocazione designata da Dio. La celebre suor Consolata Betrone, da giovane si sentiva attratta dagli ordini di vita attiva. Fece tre prove ma non andarono a buon fine. A quel punto il suo confessore le propose di provare in un ordine di clausura, nel quale riuscì ad entrare e a vivere santamente. Quindi, conviene parlarne col tuo direttore, il quale potrebbe consigliarti di fare alcune esperienze vocazionali in vari ordini per comprendere se sei chiamata alla vita contemplativa o a quella apostolica.
Non conosco personalmente le suore di cui mi hai chiesto informazioni, quindi non sono in grado di darti un valido parere al riguardo. Tuttavia posso dirti come la penso sul tema dell'osservanza della vita religiosa. Gli ordini rilassati sono quelli in cui non si vive più in maniera autentica la vita religiosa. La differenza tra un ordine religioso osservante e uno rilassato è un po' come la differenza tra un fiore fresco e uno appassito. Scriveva Sant'Alfonso Maria de Liguori: "Oimè, piange la Chiesa, perché vede nei religiosi un comune rilassamento di spirito, unito ad una gran freddezza nel divino servizio! Non si nega che vi sono i buoni fra tanti i quali vivono da veri religiosi, separati dagli attacchi mondani, e che si dedicano a farsi santi ed a portare anime a Dio [...] ma questi buoni religiosi [...] quanti sono? [...] son troppo pochi, come si vede; e perciò piange la Chiesa con tutti coloro che amano la gloria divina."
Come si fa a capire se un ordine religioso è rilassato? Basta vedere se vive in maniera simile al fondatore, o in maniera simile alle persone secolari, cioè le persone che abitano nel mondo. I veri religiosi vivono continuamente col cuore rivolto a Dio, e si impegnano mediante l'apostolato, la preghiera e le penitenze, alla propria santificazione e alla conversione delle anime. Negli ordini osservanti, l'abito religioso viene utilizzato sempre, si vive in semplicità, modestia e povertà (da non confondere con la miseria), si obbedisce sempre a quel che ordina il Papa, si osservano fedelmente gli insegnamenti del Magistero Ecclesiastico riguardanti la Fede e la Morale, si celebra la Messa in maniera devota, ecc. Negli ordini religiosi rilassati invece se ne vedono di tutti i colori: poco raccoglimento, poco silenzio, poca obbedienza al Papa, poca preghiera, stile di vita secolarizzato, discorsi mondani, serate passate davanti al televisore, abbigliamento poco edificante, ecc.
Secondo Sant'Alfonso è meglio restare a casa propria, anziché entrare in un ordine rilassato, dove si rischia di fare una vita insipida e infelice. Al contrario, entrando in un ordine religioso di stretta osservanza ci si sente il cuore pieno di gioia e fervore spirituale.
Spero tanto di esserti stato di qualche utilità, ma non esitare a scrivermi ogni volta che lo riterrai opportuno. Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cordibus Jesu et Mariae,
Cordialiter