La Madonna assiste i suoi devoti nell'ultima agonia
I mondani pensano a vivere nelle agiatezze e ad accumulare più ricchezze possibili, le quali sono un grosso pericolo per l'anima. Al contrario, coloro che vivono in umiltà hanno maggiori possibilità di salvarsi.
Sentite questo fatto narrato da Sant'Alfonso Maria de Liguori ne “Le Glorie di Maria”. Un parroco andò ad assistere un moribondo che possedeva servi e ricchezze. Quando entrò nella lussuosa casa vide che nella stanza del malato agonizzante vi erano dei demoni sotto le sembianze di orribili cagnacci che fremevano in attesa della morte del ricco per prendersi la sua anima e portarsela all'inferno, poiché era in stato di peccato mortale. Intanto anche una pia e povera donna era moribonda e desiderava ricevere gli ultimi sacramenti prima di presentarsi innanzi al cospetto di Cristo Giudice per ricevere la sentenza eterna. Ma essendo il parroco già occupato ad assistere l'anima del ricco per tentare di salvarlo, inviò dalla povera donna un altro sacerdote, il quale prese la pisside col Santissimo Sacramento e andò da lei per portarle in quell'ora estrema della sua vita il Santo Viatico e aiutarla a lasciare questa terra in stato di grazia. Entrato nell'umile casa della moribonda, rimase sorpreso nel vedere prima una gran luce e poi la Madonna che stava vicino al capezzale di quella donna agonizzante per consolarla e asciugarle con un panno il sudore provocato dall'agonia che la stava portando alla morte. Il sacerdote, vedendo Maria Santissima, non ebbe coraggio di entrare nella stanza, ma la Vergine gli fece cenno di entrare e gli prese lo sgabello per farlo sedere e ascoltare la confessione della moribonda, la quale, dopo aver ricevuto l'assoluzione sacramentale, si comunicò con molta devozione e infine spirò felicemente l'anima tra le braccia della Madonna. Invece il ricco morì senza pentimento e si dannò eternamente, senza più speranza di redenzione.
Questo fatto deve infondere molta speranza, infatti è consolante il pensiero che Maria assiste nell'ora della morte i suoi servi fedeli che l'hanno onorata durante la vita. Ma deve anche far riflettere sulla pericolosità delle ricchezze: a che serve all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde l'anima sua? È meglio vivere poveramente e salvarsi l'anima, anziché vivere tra piaceri mondani e ricchezze smodate ma andare all'inferno.