Vocazione

Una ragazza cattolica praticante aveva cominciato a comportarsi male da quando era giunta alle scuole superiori, probabilmente trascinata dai cattivi esempi dei suoi amici. Non era felice, anzi soffriva molto al suo interno. Cercava un ideale da perseguire, ma non riusciva a trovarlo. Tentò di trovare uno scopo di vita tra le amicizie del mondo, ma rimase inevitabilmente delusa. Le vere amicizie sono solo quelle fondate sulla virtù e la carità, mentre le amicizie mondane presto o tardi si rivelano false e causano tanta amarezza. Continuava a soffrire, e il suo stile di vita faceva soffrire anche i genitori. Sua madre le disse che solo in Dio poteva trovare la vera gioia, ma la ragazza era come accecata e non voleva comprendere questa realtà, anzi arrivò al punto di non voler più credere nel Signore, ma nel suo cuore sentiva che Dio la voleva per Sé.

Un giorno una sua amica la convinse a fare insieme a lei un ritiro spirituale presso un convento di fervorose suore di stretta osservanza. Mentre meditavano sulle sofferenze che la Madonna Addolorata patì sul Calvario, rimase profondamente colpita. Comprese che noi coi nostri peccati siamo stati la causa della dolorosa Passione di Gesù buono e delle sofferenze dell'Addolorata. Rimase conquistata dall'amore del Redentore e della Corredentrice, e ormai non le interessava null'altro se non corrispondere a questo immenso amore. Aveva trovato ciò che stava cercando e finalmente si sentiva felice. Voleva donare il resto della sua vita al Signore. Visto che era ancora minorenne chiese ed ottenne il permesso dei genitori di poter lasciare la scuola ed entrare in convento. Lì il suo cuore poteva godere di una pace arcana che riempie l'animo di gioia vera, una gioia che i poveri mondani non conoscono.

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