Figlia unica
Carissimo Cordialiter,
il mio nome è [...], sono una ragazza di 18 anni, abito in un paesino vicino a [...] e a breve mi diplomerò. Da anni porto dentro di me il desiderio di poter abbracciare la vita religiosa perché è solo quando parlo con Gesù buono e la nostra cara mamma Maria che mi sento veramente felice! Tuttavia ho sempre avuto un fattore che mi bloccava e mi blocca tuttora: essendo figlia unica lascerei i miei genitori da soli, ed anche se mio padre afferma di essere felice all'idea che io prenda i voti, io continuo a non esserne convinta...è come se mi sentissi in dovere di metter su famiglia e donar loro dei nipotini! D'altra parte l'unico mio desiderio sarebbe quello di donarmi completamente a Gesù e aiutare i più bisognosi attraverso Lui. Non so che cosa fare...confido in un tuo consiglio (e complimenti per il bellissimo ed utilissimo blog!!)
Cordiali saluti e che Dio ti benedica!
(Lettera firmata)
Cara sorella in Cristo,
ti ringrazio di avermi scritto, per me è una grande gioia ogni volta che qualcuno mi confida che vuole donare la propria vita a Gesù buono abbracciando la vita religiosa. È una bellissima notizia sapere che tuo padre è felice che tu diventi sposa di Cristo, magari tutti i genitori fossero felici come lui! Non devi sentirti in obbligo di rimanere nel mondo per dare dei nipotini ai tuoi genitori. Il nostro scopo supremo su questa terra non è quello di dare una discendenza alla propria famiglia, ma è di dare maggior gloria a Dio ricercando la perfezione cristiana e salvandoci l'anima.
San Francesco Saverio apparteneva a una nobile famiglia “decaduta”. Voleva studiare per diventare importante e riportare la sua famiglia all'antico splendore del casato. Però, Sant'Ignazio di Loyola, che era suo amico, gli diceva spesso la celebre frase del Vangelo: “Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua?” In seguito San Francesco Saverio lasciò il mondo e insieme a Sant'Ignazio e ad altri compagni fondarono un istituto religioso che nel corso dei secoli ha dato tanta gloria a Dio.
Santa Teresa di Lisieux voleva diventare suora, poiché in questo modo sarebbe diventata “madre delle anime”. Nel Giorno del Giudizio scopriremo l'immenso numero di anime che si sono convertite e salvate grazie alle sue preghiere, alle penitenze e a i suoi scritti. Anche tu potrai diventare "madre delle anime" se abbraccerai la vita religiosa, infatti potrai aiutare tante anime con la preghiera e l'apostolato.
Luigi Martin (il papà di Santa Teresa di Lisieux), ebbe nove figli, ma solo cinque figlie femmine raggiunsero l'età adulta. Quattro di esse erano diventate suore di clausura, e solo Celina era rimasta nel mondo. Ormai Luigi Martin era vecchio e vedovo, e gli avrebbe fatto comodo avere una figlia sposata, ma un giorno pure Celina gli confidò di voler entrare in monastero. Quel sant'uomo, invece di arrabbiarsi, scoppiò a piangere dalla gioia e chiese a sua figlia di accompagnarlo in chiesa perché voleva ringraziare Gesù per essersi preso tutte le figlie come sue spose.
Del resto, se una persona ha la vocazione religiosa, ma preferisce rimanere nel mondo, farà una vita triste e infelice, così come dimostra l'esperienza. Ah, quante donne rimpiangono di aver donato il proprio cuore a un uomo del mondo, anziché averlo donato a Gesù, quando da giovani si sentivano attrarre alla vita consacrata!
Comunque, sappi che ci sono degli istituti religiosi (ad esempio le Servidoras) che alle figlie uniche le mandano in un convento il più possibile vicino alla casa dei genitori, così possono incontrarsi più spesso. Inoltre, i genitori, se vogliono, possono fare i volontari in qualche missione delle Servidoras, e così, invece di avere solo due o tre nipotini, avranno la gioia di essere “nonni” di un gran numero di anime beneficiate dal loro apostolato.
Coraggio, non rinunciare a donare a Gesù buono il resto della tua vita!
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria,
Cordialiter