Delicatezza col prossimo


Suor Rosalìa (+ 1856) per oltre cinquant'anni beneficò il quartiere San Marcello a Parigi, soccorrendo i poveri, i malati e gli infelici di tutte le categorie sociali. Sapeva aiutare le persone bisognose senza umiliarle, aggiungendo la grazia di un inimitabile sorriso a tutti i soccorsi che riusciva a fornire.

Un giorno le si presentò, fra tanta altra gente, un povero che in passato era stato di condizioni economiche agiate. Non osava entrare troppo nella stanzetta che serviva da parlatorio, per timore di essere riconosciuto dai presenti.

Suor Rosalìa, che il giorno prima aveva ricevuto da lui una richiesta di indumenti per lettera, aveva già preparato il pacco; intuendo dall'aria imbarazzata, il timore del richiedente, gli chiese, alla presenza di tutti: - Signore, volete aver la gentilezza di portare questo pacco, a uno che abita tanto vicino a voi? Io non ho tempo di andarci oggi; eppure desidero che gli arrivi al più presto. Mi fareste proprio un favore! -

Qualsiasi persona si sarebbe sentita onorata di fare un favore a Suor Rosalìa. Pertanto quell'uomo prese il pacco, e uscì, senza aver avuto il coraggio di ripetere la sua richiesta di indumenti.

Uscito per strada, scoprì che sul pacco vi era scritto il suo nome e indirizzo. E così Suor Rosalìa riuscì ad aiutare un povero senza umiliarlo dinanzi al prossimo.

(Fatto raccontato in “Suor Rosalìa”, di C. Lhotte ed E. Dupeyrat. 1952, Roma, e raccontato anche in “Catechesi in esempi” di Fratel Remo di Gesù, Edizione “Sussidi”).

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