Vocazione o matrimonio?

Tempo fa mi ha scritto una ragazza uscita da un monastero, la quale adesso è indecisa se sposarsi o tentare una nuova esperienza vocazionale. Riporto la mia risposta nella speranza che possa essere di qualche utilità ad altre persone.


Carissima sorella in Cristo,
                                              il fatto che tu sia stata mandata a casa quando eri postulante, non significa in modo assoluto che tu non sia portata per la vita religiosa. San Giuseppe da Copertino venne letteralmente cacciato da un convento, e così entrò in un altro ordine religioso nel quale si fece santo. Chissà, forse tu non eri chiamata in quell'ordine, ma in un altro migliore, o almeno più adatto alle tue inclinazioni.

Non possiamo nemmeno escludere che Dio voglia che tu metta su famiglia. Anche in questo caso c'è un precedente. I genitori di Santa Teresa di Lisieux in gioventù tentarono di entrare in convento, ma vennero mandati a casa. Così decisero di sposarsi e misero su una famiglia davvero cristiana che merita di essere presa a modello.

Dunque che fare? Questo è un momento importantissimo della tua vita, è l'ora cruciale in cui devi eleggere lo stato di vita, e da questa decisione potrebbe dipendere la tua sorte eterna. Da parte mia cercherò di darti qualche semplice consiglio per aiutarti a capire quel che Dio vuole da te. Innanzitutto devi essere pronta a tutto, come un valoroso soldato, pur di eseguire ciò che Dio ti farà comprendere attraverso la preghiera e la meditazione. Appena avrai capito qual è la tua vocazione (religiosa o matrimoniale) dovrai obbedire a Dio con prontezza, proprio come fanno i soldati.

Per poter abbracciare la vita religiosa è necessario essere mossi da motivazioni spirituali come il desiderio di vivere più uniti a Gesù, fuggire i pericoli del mondo, dedicarsi all'apostolato per la salvezza delle anime, ecc. Se tu senti qualcuna di queste motivazioni, vale la pena approfondire la questione per capire se la tua è vera vocazione oppure hai solo dei pii desideri.

Motivi che inducono a mandare a casa i giovani entrati in convento per un discernimento vocazionale, sono la mancanza di obbedienza agli ordini leciti dei superiori (a quelli illeciti si è tenuti a resistere), la mancanza di volontà nel voler correggere i propri difetti, la mancanza di amore per la preghiera e la penitenza, ma soprattutto la negligenza nel vivere in castità.

Il mio consiglio è di trascorrere una settimana in un monastero di stretta osservanza per pregare Dio di illuminarti sullo stato di vita da eleggere. Deve essere un monastero di stretta osservanza, altrimenti in uno rilassato potrebbe venirti il disgusto per la vita religiosa.

Se invece ti senti chiamata per la vita matrimoniale devi sapere che è facile trovare delle donne pentitesi di aver abbracciato questo stato di vita. Anche tra le lettrici del blog ce ne sono alcune che se potessero tornare indietro entrerebbero in convento. Il matrimonio è una scelta delicata, poiché una volta che lo sposalizio è rato (cioè valido) e consumato, non può essere più sciolto da nessuno, nemmeno dal Papa. Dunque è importante scegliere la persona giusta. Come fare? Qualora tu abbia questa vocazione, devi cercare un ragazzo che abbia le qualità morali del Beato Luigi Martin (il papà di Santa Teresa di Lisieux), cioè deve essere un uomo davvero cristiano, fedelissimo a tutti gli insegnamenti della Chiesa, soprattutto a quelli riguardanti la sessualità. Purtroppo è molto difficile trovare un fidanzato del genere, infatti il grande problema è che molti uomini si sposano solo per pura attrazione fisica, e inoltre non sono fedeli alle proprie mogli. Affinché il matrimonio sia felice è importantissimo "selezionare" con estrema diligenza il futuro coniuge, altrimenti in seguito se ne pagheranno le conseguenze a caro prezzo. Il fidanzato deve osservare seriamente gli insegnamenti della Chiesa. A che serve sposare una persona bella e ricca, se non ha il santo timor di Dio? Il periodo di fidanzamento serve a conoscere il carattere e i principi morali del futuro coniuge. Se trovi un fidanzato che vuole abusare del tuo corpo prima del matrimonio, lascialo subito! è un chiaro segno che non ti ama. L'amore vero nasce da Dio, ma se il partner vuole profanare il tuo corpo (che è tempio dello Spirito Santo), ciò significa che per te non ha vero amore, ma semplice attrazione fisica. Ti prego di credermi, solo vivendo castamente il periodo di fidanzamento è possibile accertare l'amore vicendevole. Del resto l'esperienza dimostra che persone che sembravano innamoratissime, si sono lasciate quando è cessata l'attrazione fisica. Qualcuno potrebbe dire che le mie sono solo belle parole, perché di fatto è raro incontrare una persona disposta ad aspettare le nozze prima di consumare l'unione. In effetti la società si è paganizzata, e non è facile trovare cattolici di "stretta osservanza" con cui fidanzarsi. Ma bisogna anche "saper cercare"; di certo è molto difficile trovare persone così negli stadi, nelle discoteche, nelle birrerie e nei night club.

Vedo che mi sono dilungato molto, e non voglio rubarti troppo tempo. Ti ripeto però il consiglio di ritirarti una settimana in un monastero osservante per capire quello che Dio vuole da te. Se mi dici la regione in cui abiti, forse sono in grado di fornirti gli indirizzi di alcuni monasteri dove si vive santamente.

Ti saluto cordialmente in Gesù e Maria, e rimango a tua disposizione per ulteriori chiarimenti.

cordialiter@gmail.com

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