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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Don Bosco piangeva al pensiero del Purgatorio

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Dagli scritti di Don Giuseppe Tomaselli. Si presentano verità profonde, che hanno fatto meditare i più grandi Santi, non escluso San Giovanni Bosco. Scendeva dal pulpito Don Bosco, dopo aver toccato il cuore degli uditori, e si avviava alla sacrestia. Al suo passaggio i fedeli s'inginocchiavano, gli baciavano la mano ed anche il lembo della veste. Non pochi dicevano: E' Santo! E' Santo! - Don Bosco giunse in sacrestia piangendo. - Che cosa le è capitato? - gli si chiese. - Povero me! Quando morrò, mi lasceranno in Purgatorio! Si penserà: Don Bosco è Santo! - e così nessuno pregherà per me!... Ah, il mio Purgatorio! - Che cosa è dunque questo Purgatorio, temuto anche dai Santi? Chi ci assicura della sua esistenza? Che cosa si soffre? Come liberarsene? In che modo sollevare le anime che vi si trovano? Con ragionamenti e fatti verranno chiariti questi concetti. La sorte eterna Iddio ci ha formati di anima e di corpo. Ci ha messi su qu

Paura di confessarsi

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Il nemico del genere umano tenta di allontanare le anime da Gesù infondendo assurdi timori come un'esagerata paura di confessarsi male. Ecco un brano di una lettera di una ragazza: Uno dei miei problemi principali è che non so se faccio le cose correttamente, se mi confesso bene, se ricevo bene la Comunione, se prego bene ... e questa incertezza mi fa evitare la Comunione, la preghiera, e così via. Se solo fossi certa in anticipo che il Signore sarà contento della mia confessione, andrei a correre. Purtroppo, mi fermo ad un Dio che è Amore, che forse mi chiama a consacrarmi a Lui, ma ho paura di avvicinarmi a Lui. Prega per me, perché il Signore mi dia il coraggio di fare ciò che Egli aspetta da me! Cara sorella in Cristo,                                       è da vari mesi che ci scriviamo e-mail, sono contento che in questo periodo di tempo hai continuato a perseverare nel cammino spirituale e nel discernimento vocazionale. Non devi arrenderti mai, devi sempre av
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Immagine sacra

Esame di coscienza e utili consigli per fare una buona Confessione

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Immagino che le persone che frequentano questo blog, in genere siano dotate di una buona preparazione religiosa. Tuttavia potrebbe esserci anche qualche lettore che ha bisogno di alcuni utili consigli. Le cose che so le ho imparate studiando gli scritti del Venerabile Don Giuseppe Frassinetti, di Sant'Alfonso Maria de Liguori e di altri dotti autori cattolici, fedeli al Magistero della Chiesa. Grande gratitudine dobbiamo avere nei confronti di Gesù buono per averci dato questo Sacramento. Che gioia uscire dal confessionale con la consapevolezza che Dio ha perdonato i nostri peccati. Mentre nei tribunali degli uomini c'è il rischio di essere condannati, nel tribunale della Penitenza è possibile ricevere una sola sentenza: l'assoluzione. È obbligatorio confessare solo i peccati certamente mortali, cioè le colpe gravi commesse con piena avvertenza e deliberato consenso. Se una persona (soprattutto se è di coscienza delicata) ha commesso una colpa grave, ma non è in grado

Monastero della Santissima Annunziata ed Incarnazione

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In provincia di Genova, a San Cipriano, frazione del comune di Serrà Riccò, è presente un grazioso monastero di clausura nel quale vivono nascoste al mondo le Monache della Santissima Annunziata ed Incarnazione, dette anche Monache Annunziate Celesti o Monache Turchine, per via del colore del mantello. Quest'ordine religioso fondato dalla Beata Maria Vittoria de Fornari Strata, è di vita contemplativa. Le monache si guadagnano da vivere eseguendo piccoli lavori artigianali e di ricamo. Hanno conservato uno stile di vita raccolto e austero, senza dare spazio a deleteri compromessi col mondo. Amano molto la sacra liturgia celebrata con attenzione e devozione, come la celebra il loro cappellano, don Massimo Moroncelli, sacerdote fedele agli insegnamenti del grande e indimenticabile Cardinale Giuseppe Siri. _______________ Per visitare il mio sito internet su interessanti argomenti religiosi di spiritualità che ti aiuteranno a progredire sempre di più nel cammino cristiano,

Che differenza c'è tra i sacerdoti secolari e i sacerdoti regolari?

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I sacerdoti secolari vivono nel mondo, possono avere una casa propria poiché non hanno il voto di povertà. Non di rado vivono coi genitori o con altri familiari. I preti diocesani sono sacerdoti secolari. I sacerdoti regolari invece sono dei sacerdoti che appartengono a qualche istituto religioso e vivono secondo una regola approvata dall'autorità ecclesiastica. In genere abitano nei conventi o nei monasteri.  _______________ Per scaricare gratuitamente delle meditazioni audio mp3 su interessanti argomenti religiosi che fanno bene all’anima,   cliccare qui.   xzmp _______________ Diversi ragazzi mi hanno chiesto quali sono i segni della vocazione sacerdotale. Visto che questo argomento interessa molti lettori, per poter dare una risposta soddisfacente, ho consultato il testo "Esortazioni al clero", pubblicato nel 1943 dalla casa editrice Civiltà Cattolica, e scritto da Padre Ottavio Marchetti, sacerdote della Compagnia di Gesù. Ecco una sintesi schematica. Af

Cosa fare dopo l'università?

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Tra le lettrici del blog ci sono molte studentesse universitarie che non vedono l'ora di terminare gli studi per poter finalmente abbandonare il mondo e abbracciare la vita religiosa. Ecco la lettera di una ragazza che vuole diventare Carmelitana Scalza. Ciao D. come stai?                                   Ti scrivo perchè in questo periodo sono un po' scoraggiata per quanto riguarda lo studio e ho pensato che forse troverai le parole giuste per tirarmi un po' su. Ormai mi restano solo 2 materie per giungere al traguardo, ma purtroppo ho lasciato per ultime quelle più difficili e non penso di avere le capacità per farcela o meglio per riuscire a finire entro la sessione di laurea di Aprile. L' idea di dover rimandare ancora il momento di donarmi completamente a Dio mi rende triste anche perchè ciò significherebbe dover rimandare fino a Novembre. Ciò che mi rende triste in realtà non è il fatto di dover attendere ancora un anno, ma la paura di cedere alle tenta

Alessandra di Rudinì Carlotti, da amante di D'Annunzio a sposa di Gesù Cristo

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Alcuni pensano che per divenire frate o suora sia necessario aver custodito intatto il giglio della purezza sin dalla fanciullezza. In realtà anche coloro che hanno conosciuto il peccato possono entrare in convento, purché siano sinceramente pentiti e risoluti a tutto pur di non peccare più. Sentite la storia di una delle amanti di Gabriele D'Annunzio. Alessandra di Rudinì nacque a Napoli nel 1876. Suo padre era marchese e celebre politico (fu anche Ministro degli Interni e Capo del Governo). Da bambina ebbe un'infanzia “vivace”, e a causa della sua incontenibile indisciplinatezza venne “cacciata” dal collegio. Viveva in un'ambiente razionalista e la sua fede si indebolì molto; pensava che il cristianesimo fosse un fenomeno puramente politico-sociale. Poi, leggendo un pessimo libro di Renan, la sua fede crollò a terra. Era considerata una ragazza molto bella e vari giovanotti altolocati le fecero proposte di matrimonio. Tra i suoi spasimanti vi era anche il Marchese Marcell

Preghiere alla Madonna MP3 (/)

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Cari amici, come vi avevo promesso, ho eseguito la registrazione vocale di alcune devote preghiere tratte da “Le Glorie di Maria”. Cliccate qui per scaricare il file zippato contenente 12 file mp3. Scaricate questi file e diffondeteli liberamente per il bene delle anime. Vi consiglio vivamente di leggere tutto il libro “Le Glorie di Maria” scritto dal mio amatissimo Sant'Alfonso Maria de Liguori. Leggendo questo aureo scritto alfonsiano vi infiammerete di tenero amore per la Beata Vergine Maria, che come insegna la Chiesa è vita, dolcezza e speranza nostra. Il libro illustra in maniera commuovente quanto la devozione alla Madonna sia non solo utile, ma addirittura moralmente necessaria per la salute dell'anima. La nostra Mamma del Cielo è la Mediatrice di tutte le grazie tra Gesù e il genere umano. Chi non ha una fervente devozione mariana è come se chiudesse il canale delle grazie celesti, senza le quali è molto difficile salvare l'anima.

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