Cosa fare dopo la laurea?

Una laureanda in giurisprudenza si sta domandando qual è lo stato di vita che dovrà eleggere...

Santa notte! Scrivo a quest'ora perché mi son detta o scrivo adesso o non scrivo più. Da una decina di giorni sono una lettrice del tuo blog, scoperto per caso. Ho 26 anni e mi trovo in un periodo della mia vita cruciale. Il mese prossimo, se Dio vuole, termino l'università e mi laureo in giurisprudenza. Ho deciso di prendermi poi una pausa per riflettere sullo stato di vita da eleggere. Tempo fa ero ambiziosa e pensavo anche a una bella carriera. Ora tutte queste cose non mi attirano più. Sono più attratta dalla vita contemplativa e dalla preghiera. Ho sempre avuto però il desiderio di formare una santa famiglia cristiana e crescere dei bambini, tutti quelli che il Signore mi avrebbe mandato. Da poco ho anche conosciuto un ragazzo che vorrei conoscere meglio per capire se è volontà di Dio che io costruisca con lui una famiglia. Non voglio sbagliare il mio stato di vita e voglio fare solo la volontà di Dio, anche se ti confesso che la vita religiosa mi spaventa e allo stesso tempo un po' mi attrae. Ho tanti pensieri confusi in testa e per meglio discernere la volontà divina su di me vorrei fare gli esercizi di Sant'Ignazio. Sapresti dove li potrei fare? Io abito a [...]. Che altri consigli potresti gentilmente darmi? Leggevo dal tuo blog i consigli di Sant'Alfonso Maria de' Liguori e sono sempre più convinta della necessità di fare discernimento per non sbagliare lo stato di vita da eleggere. Ti ringrazio per il tuo blog, anche se la mia strada dovesse essere il Matrimonio, mi fa un'enorme piacere leggere quanto l'Amore sia amato e corrisposto!
In Gesù e Maria,
(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                              per me è una grande gioia sapere che hai compreso che il vero scopo della vita non è "fare carriera", accumulare ricchezze, banchettare, darsi ai divertimenti sfrenati, eccetera. No, il fine ultimo della nostra esistenza non è in nessuna di queste cose. Il nostro scopo è di salvarci l'anima e di impegnarci per ricercare la maggior gloria di Dio. Purtroppo, oggi molte persone non riflettono che su questa terra siamo solo di passaggio in attesa di giungere all'eternità, la quale sarà felice per coloro che moriranno in stato di grazia, mentre sarà infelice per coloro che moriranno in peccato mortale. Anche praticando la carriera forense potresti farti santa, ma è più difficile, poiché ti troveresti immersa in tante questioni ingarbugliate che ti faranno perdere facilmente la tranquillità e il fervore per la vita spirituale. Come tu stessa hai capito, è importantissimo riflettere attentamente sullo stato di vita da eleggere, onde evitare di fare sbagli che potrebbero avere tragiche conseguenze per l'anima. Spero tanto che Gesù buono desideri prenderti tutta per Sé chiamandoti alla vita religiosa, sarebbe una grazia immensa poter diventare sposa del Re dei re. Nella mia vita, le donne più felici che ho conosciuto sono le suore appartenenti ad ordini religiosi fervorosi e osservanti. Le donne sposate pensano a piacere ai loro mariti, invece le suore fervorose pensano a piacere a Dio.

Qual è la volontà del Signore su di te? Stai facendo bene a meditare sulla scelta da fare, poiché solo facendo la sua volontà potrai essere davvero felice. Gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio sono utili a tutti, ma lo sono soprattutto a coloro che non hanno ancora eletto uno stato di vita. Non so se nella tua regione c'è qualche sacerdote che predica gli esercizi ignaziani. Per essere efficaci devono essere predicati bene, senza essere annacquati col buonismo. Ti è possibile andare nel Lazio? Lì potresti fare gli esercizi spirituali e anche un'esperienza vocazionale tra le Servidoras. Altrimenti dovrò chiedere informazioni a una lettrice che abita nella tua provincia. Nel frattempo non confidare ad amici e parenti che stai riflettendo sulla vocazione religiosa. Cerca di condurre una vita raccolta e ritirata, stando lontano dai luoghi di divertimento mondano che potrebbero distrarre il tuo proposito di donarti a Dio. So bene che attualmente non escludi la vita matrimoniale, però ascolta bene il mio ragionamento: se entri in convento e poi dovessi accorgerti che non sei portata per quella vita, puoi tranquillamente tornartene a casa tua, visto che prima di emettere i voti perpetui passa molto tempo di prova (aspirantato, postulantato, noviziato e voti temporanei). Invece se ti sposi e poi ti penti (come è capitato a tante donne), non potrai più tornare indietro, poiché se un matrimonio è stato celebrato validamente ed è stato consumato, non può essere sciolto da nessuno, nemmeno dal Romano Pontefice. Al massimo potresti ottenere una dispensa ecclesiastica per entrare in convento, ma non è facile averla, anche perché il marito dovrebbe essere favorevole.

Spero di esserti stato di qualche utilità, ma rimango a tua disposizione qualora volessi farmi altre domande. Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Gesù e Maria,

Cordialiter

Visualizzazioni totali