Seminarista


Il Cardinale Giuseppe Siri è stato un valido coltivatore di vocazioni. Quanti buoni sacerdoti ha formato! Mentre in altre diocesi scoppiò il tracollo vocazionale, nella diocesi di Genova, governata egregiamente dal Cardinale Siri, ci fu una tenuta del numero complessivo dei seminaristi del seminario diocesano genovese. Siri sapeva bene come bisognasse gestire i seminari. Ecco quel che disse nel 1985 al Congresso Nazionale del Serra Club a Collevalenza: "Non basta la voglia di vocazioni, bisogna curarsi delle vocazioni. [...] Se dobbiamo parlare di vocazioni dobbiamo parlare anche di ambienti nei quali la vocazione nasce e cresce. Apro qui una parentesi su seminari, dato che molti di voi Cappellani siete direttamente o indirettamente coinvolti nei vostri seminari. Come non pensare con grande nostalgia al grande San Carlo Borromeo che in obbedienza ai decreti del Concilio di Trento volle essere per primo a fondare i nuovi seminari, a riformare monasteri e conventi. E’ vero, noi abbiamo oggi i meravigliosi documenti del Concilio Vaticano II riguardanti i seminari, il clero e le vocazioni, però, siamo sinceri: “In quante nazioni, in quante diocesi i seminari non esistono più o se esistono sono soltanto dei pensionati?” E questo non in ossequio ma contro le disposizioni e lo spirito dello stesso Concilio Vaticano II. Lo so che le forze prioritarie dei seminari stanno nella formazione spirituale, religiosa e culturale ma senza un minimo di chiusura, senza una disciplina, a cominciare dall’abito, credetemi anche le cose essenziali finiscono per perdersi."

Cliccate qui per leggere il testo di un'interessante lettera che scrisse ai suoi seminaristi, intitolata appunto "A te seminarista".

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