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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Chi riceve la Comunione sapendo di essere in peccato mortale commette un sacrilegio

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Tempo fa una ragazza mi ha raccontato di aver avuto una discussione con una sua parente, la quale ha affermato erroneamente che anche se siamo in condizioni di grave peccato, è sempre meglio fare la Comunione. Ecco la mia risposta. Cara sorella in Cristo,                                           leggo con interesse le tue e-mail perché non sono banali e superficiali, ma trattano argomenti importanti e profondi. Purtroppo, oggi in giro ci sono tante persone (anche tra i sacerdoti) che affermano cose contrarie a quelle che insegna la Dottrina Cattolica. Andare a Messa la domenica è un precetto ecclesiastico che obbliga “sub gravi”, cioè sotto pena di colpa grave (ci sono dei casi in cui si è scusati dall'andare a Messa, se vuoi te ne parlo la prossima volta). Chi senza giustificazione non va a Messa nei giorni festivi, non può prendere la Comunione senza prima confessarsi. E quando si confessa deve essere sinceramente pentito del peccato fatto, e deve anche avere il

Addio al mondo

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Ripubblico la bella lettera che mi scrisse una lettrice del blog prima di partire per il monastero di clausura. Caro fratello in Cristo,                                     [...] ho avuto modo di continuare a pregare, meditare e riflettere, e ho eletto il mio stato di vita, senza dubbio, in libertà e senza condizionamenti: vita religiosa di clausura, tra le monache [...], che ho conosciuto grazie al tuo blog. Quando mi hanno accolta nella foresteria, mi sono sentita subito a casa, ho provato una pace grande già dal primo momento, quando varcavo la soglia della loro porta...prima di conoscerle di persona sapevo che ANDAVO PER RESTARE! La Madre è davvero accogliente e comprensiva, mi ha saputa capire ed indirizzare subito: tra pochi giorni entrerò nel loro monastero per cominciare l'aspirantato! Mi pare un sogno...ma è realtà! Non è stato facile vincere le mie resistenze e quelle di chi avevo accanto, ma con l'aiuto della Madonna si può tutto! Ogni giorno ho letto il

Quale stato di vita eleggere?

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Sant'Alfonso Maria de Liguori scrisse una bellissima lettera piena di ottimi consigli per un ragazzo indeciso sullo stato di vita da scegliere. Per leggere la lettera, cliccare qui.

Discorso a una ragazza che entra in monastero

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Sant'Alfonso Maria de Liguori scrisse un edificante discorso da fare a una ragazza che entra in monastero. Per leggerlo, cliccate qui.

Conversare familiarmente con Dio

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A una ragazza spiegai il modo in cui bisogna conversare con Dio. Per leggere la mia lettera, cliccare qui.

Chi rifiuta la vocazione rischia di dannarsi

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Cari lettori, vi consiglio di leggere un interessante scritto di Sant'Alfonso Maria de Liguori, nel quale questo grande Dottore della Chiesa spiega che chi non obbedisce alla vocazione rischia seriamente di andare all'inferno. Per leggere questo scritto alfonsiano, cliccate qui.

Racconto di un'esperienza vocazionale

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Oggi vi consiglio di leggere una bellissima lettera che mi scrisse una ragazza di 18 anni al ritorno dalla sua prima esperienza vocazionale in convento. Cliccate qui leggere la sua testimonianza.

Una peccatrice pentita può farsi suora?

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Tempo fa una ragazza mi ha chiesto se una peccatrice pentita può farsi suora. Per leggere la sua lettera e la mia risposta, cliccare qui.

Discernimento vocazionale

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Ecco una delle lettere che ho ricevuto da una lettrice in discernimento vocazionale. Cliccate qui per leggerla.

Perché amo la Messa in latino in rito antico

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Tempo fa una signora mi ha confidato che preferisce assistere alla Messa tradizionale nonostante la lunga distanza che deve percorrere... Caro D.,                  come stai?  [...] Seguo regolarmente il tuo blog e spesso vi trovo spunti su cui riflettere. [...] Ringrazio Dio di avermi condotto, dopo tanti anni, a riscoprire il tesoro della fede cattolica nel solco della Tradizione, anche se devo riconoscere di non essere mai stata tanto distante e che i disagi che avvertivo nell'ambiente circostante (parrocchiale o altro) erano dovuti alle tante stranezze che si producono [...] rispetto alla sana e semplice fede trasmessaci dal Magistero perenne.  Da alcuni mesi partecipo quasi sempre (intendo la domenica, sai che fortuna se fosse anche durante la settimana!) alla messa in rito antico: che grazia! Davvero la si segue senza fatica e se ne esce arricchiti. Mi aiutano molto anche i momenti di silenzio che ci sono. Non è la stessa cosa di una messa Novus Ordo, pur

Tentazioni contro la vocazione

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Cari lettori, probabilmente molti di voi in futuro abbandoneranno il mondo e abbracceranno la vita religiosa. Fate attenzione, il demonio farà di tutto per farvi perdere la vocazione e farvi tornare nel mondo. A tal proposito Sant'Alfonso Maria de Liguori spiegò in uno scritto intitolato "Conforto ai novizi per la perseveranza nella loro vocazione" quali sono le tentazioni più diffuse che usa il diavolo per ingannare i novizi. Vi consiglio di leggere questo scritto alfonsiano, cliccando qui.

Perché anche i buoni cristiani soffrono tribolazioni?

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Molta gente si domanda per quale motivo le persone che compiono il male, spesso vivono “allegramente” nella prosperità materiale, mentre le persone fedeli al Signore vivono tra tribolazioni e persecuzioni. Per leggere la risposta che ho dato a una ragazza su questo importante argomento, cliccate qui.

Attenzione ai monasteri rilassati

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Tempo fa, una lettrice mi ha scritto varie e-mail per chiedermi informazioni sugli istituti di vita consacrata... Grazie sei veramente gentile! Ti saluto con tanto riconoscimento! Che mi dici sulle suore di [...]? Cara sorella in Cristo,                                  ad essere sincero non conosco la congregazione delle suore di cui mi hai chiesto informazioni. Comunque, voglio darti ugualmente dei consigli generali che ti consentiranno di comprendere da te stessa se un istituto religioso è rilassato oppure fervoroso e osservante. Gli istituti rilassati sono quelli dove non si vive più in maniera davvero religiosa la vita consacrata. La differenza tra un ordine osservante e uno rilassato è un po' come la differenza che c'è tra un fiore fresco e uno appassito. Scriveva sant'Alfonso: "Oimè, piange la Chiesa, perché vede nei religiosi un comune rilassamento di spirito, unito ad una gran freddezza nel divino servizio! Non si nega, che vi sono i buoni

Chi ama Gesù ama la dolcezza

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Lo spirito di dolcezza è proprio di Dio. L'anima che ama Dio ama anche tutti coloro che sono amati da Dio, pertanto cerca volentieri di soccorrere, consolare e contentare tutti, per quanto gli è possibile. Dice San Francesco di Sales: “L'umile dolcezza è la virtù delle virtù che Dio tanto ci ha raccomandato; perciò bisogna praticarla sempre e dappertutto.” Questa dolcezza bisogna praticarla specialmente coi poveri, i quali ordinariamente, poiché son poveri, son trattati aspramente dagli uomini. Bisogna praticarla particolarmente anche con le persone ammalate, le quali si trovano afflitte dall'infermità, e per lo più sono poco assistite dagli altri. In maniera speciale bisogna adoperare la dolcezza nei confronti dei nemici. Vince in bono malum (Rom. XII, 21). Bisogna vincer l'odio con l'amore, e la persecuzione con la dolcezza; così han fatto i santi. Non vi è cosa che tanto edifichi il prossimo, quanto la caritatevole benignità nel trattare. I santi ordinar

Timore della Confessione

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Il diavolo tenta di allontanare le anime da Gesù infondendo assurdi timori, come ad esempio un'esagerata paura di confessarsi e comunicarsi male. Per leggere una lettera che scrissi al riguardo, cliccate qui.

Consigli a una ragazza che desidera abbracciare la vita religiosa

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Una lettrice del blog mi ha raccontato le sue incertezze sulla vocazione religiosa. Per leggere i consigli che le ho dato, cliccate qui.

Ostacolato dalla madre

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Un lettore del blog mi disse di sentire la vocazione, ma sua madre lo accusava di volere evadere dalla realtà. Per leggere la sua lettera, cliccare qui.

Vocazione e seminario

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Ho ricevuto varie lettere da parte di ragazzi disgustati dall'atmosfera rilassata e dissipata che si respira in certi seminari. Per leggere la risposta che inviai a un lettore, cliccate qui.

Circa l'obbligo di assistere alla Messa festiva

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Pubblico alcuni brani tratti da "Teologia Morale: prontuario di morale cattolica per sacerdoti e laici", di Padre Teodoro da Torre del Greco, O.F.M. Cap., edito dalle Edizioni Paoline (sesta edizione, 1964). 186. - La materia di questo precetto è di ascoltare tutta la Messa, cioè dal principio alla fine. L'adempimento del precetto richiede che colui che ascolta la Messa vi assista a) con la debita attenzione; b) con la dovuta intenzione; c) intieramente; d) presente corporalmente; [...] I. La debita attenzione L'attenzione può essere interna o esterna. La prima è l'avvertenza della mente all'azione ché si compie ed esclude la distrazione o divagazione della mente alle cose estranee; la seconda consiste nell'evitare qualunque atto esterno incompatibile con l'attenzione interna. Per l'adempimento del precetto basta che la Messa si ascolti con l'attenzione esterna. Non soddisfa, perciò, colui che durante la Messa studia o legge

Atti d'amore verso Dio

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È molto importante fare spesso degli atti di carità verso Dio. A tal proposito, con l'esplicito incoraggiamento del mittente, ho pubblicato una lettera di un caro lettore del blog alla quale segue la mia risposta. Per leggere queste e-mail, cliccate qui.

Il primo esorcismo di Don Giuseppe Tomaselli

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Dagli scritti dell'esorcista Don Giuseppe Tomaselli (1902-1989) Si chiama esorcismo l'assieme delle preghiere e dei riti adoperati dalla Chiesa Cattolica per cacciare i demoni; colui che può liberare gli ossessi, chiamasi Esorcista. Tutti i Sacerdoti sono Esorcisti; nessuno però può liberamente fare gli esorcismi, se non riceve la facoltà dal proprio Vescovo per ogni singolo caso. Chi scrive queste pagine, molte volte ha dovuto esorcizzare e crede bene riportare qualche episodio interessante.  Esorcismo. La prima volta esorcizzai una bambina di nove anni, figlia di un ciabattino, la quale frequentava la terza elementare. Era buona e pia; tuttavia Lucifero la prese di mira. Tre demoni furono mandati nel corpo di essa; la tormentavano orribilmente; alle volte erano presenti tutti e tre, alle volte due oppure uno; momentaneamente la lasciavano e presto ritornavano, sino a quattro o cinque volte al giorno. La bambina era in casa; giocava o accudiva a

Come scegliere il padre spirituale?

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Tempo fa una giovane ragazza mi ha chiesto qualche consiglio su come procedere circa la scelta del sacerdote da cui farsi guidare nella direzione spirituale. Ecco i consigli che do in proposito. Carissima in Cristo,                                purtroppo, è davvero molto difficile trovare una buona guida spirituale che possa dirigere un'anima sulla via della perfezione cristiana. San Francesco di Sales era un grande esperto in materia, e a tal proposito disse che solo uno su diecimila è capace di assumere questo delicato compito. Sempre secondo questo grande santo, se un padre spirituale non è dotto, caritatevole e prudente, è pericoloso farsi guidare da lui. Mentre a un confessore è sufficiente dire solo i peccati commessi, al direttore bisogna invece raccontare tante altre cose della vita interiore. Ma se il direttore non è esperto in Teologia Morale e in ascetica, come farà a dirigere un figlio spirituale? Inoltre, per ammaestrare un'anima nelle cose spirituali,

Derisa dalla gente del mondo

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Ripubblico l'e-mail di una lettrice attratta dall'adorazione eucaristica. Carissimo Cordialiter,                                     più passa il tempo e più mi sento come un pesce fuor d'acqua. Al lavoro, in famiglia, con gli amici, sento che ho ben poco da condividere con gli altri; non ho interesse a parlare di gossip, di cosa fanno o non fanno gli altri, di attualità o di politica... il mio unico interesse è Gesù. Ho provato a parlare della mia fede, dell'importanza della preghiera e dell'affidamento in Dio, ma ho ricevuto solo incomprensione e derisione. Per molta gente che ho incontrato, avere fede e desiderare di passare il proprio tempo in contemplazione o in adorazione davanti a Gesù, significa perdere tempo, per cui sono stata etichettata come vagabonda e "girandolona". In realtà quando esco dal lavoro sento solo il desiderio di stare con Gesù, e il tempo mi sembra sempre così poco... Se le persone capissero che per risolvere

Abito ecclesiastico

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La grandezza sacerdotale non può rimanere celata, non è un brillante sepolto nella miniera, deve rifulgere innanzi a tutti nell'atteggiamento e nella vita del Sacerdote, poichè egli è la lampada posta sul candelabro ed è come città edificata sulla cima dei monti. Or come il carattere sacro lo distingue nettamente dagli altri uomini, così deve distinguerlo l'abito e la vita, ed egli deve essere rifulgente di splendori soprannaturali. Non può dire che l'esteriorità non conta nulla, nè può accomunarsi agli usi del mondo con la scusa che l'abito non fa il monaco; l'abito non lo fa ma lo rivela, e possiamo dire anche che lo aiuta internamente. Un soldato che non veste la divisa non si sente soldato; subcoscientemente si sente ancora libero cittadino, e non avverte la sua fusione al corpo militare cui appartiene come parte di un tutto inseparabile. Il sacerdote deve essere tutto di Dio [...] La chiesa per questo lo riveste di una lunga tunica [...] L'abito sacerd

Non bisogna trasformare i monasteri in lager!

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Ho saputo che diverse ragazze sono uscite da certi monasteri e conventi troppo rigidi, nei quali soffrivano assai sia da un punto di vista fisico che psichico. Carissimo D.,                            non immagini che bella sorpresa leggere la tua mail. Mi chiedo come avrai mai fatto a sapere che ero uscita dal monastero. [...] Ogni volta che mi ritrovo a leggere il tuo blog penso sempre di aggiornarti, ma poi ci ripenso sempre, perché vorrei spiegarti tante e tante cose, e non è facile, e poi mi sono chiesta se in ogni caso ti fossi ricordato di me. Rimandavo sempre, fino ad oggi! All'inizio, quando sono uscita, non è stato per niente facile per me. Ho attraversato dei momenti che non auguro a nessuno, compresi di fortissima avversione alla preghiera. Non sono uscita per riprendermi tutto quello che avevo lasciato fuori, ma lì non potevo più rimanere. Quando ero dentro non ho mai sentito quel posto come mio, ma sono andata avanti altri mesi, perché  pensavano fosse un

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