Una ragazza innamorata di Gesù
Ripubblico una bella lettera che qualche anno fa ricevetti da una ragazza.
Carissimo curatore del blog,
comincio innanzitutto col presentarmi: mi chiamo [...] e sono una ragazza di sedici anni profondamente credente in Dio e devota della Beata Vergine Maria.
Come prima cosa, desidero dirti che sono molto contenta di poter parlare con una persona così credente e innamorata di Gesù come lo sei tu, e ti ringrazio fin da subito per l’aiuto che mi darai. Non sapendo a chi altri rivolgermi, dopo aver visitato il tuo sito, ho pensato di parlare con te dei miei pensieri. Come ti ho detto, credo profondamente in Dio e da un po’ di giorni sento il continuo desiderio di ritirarmi nella solitudine per pregare (cosa che, purtroppo, riesco a fare solo alla sera prima di dormire e alla mattina presto, prima che tutti si sveglino). Oltre questo desiderio della preghiera, ho notato come da alcuni giorni (da quando ho cominciato a recitare ogni mattina il Rosario) il mio pensiero sia sempre su Maria; penso a Lei in continuazione, parlo spesso di Lei a mia sorella, a mia madre e a mio padre e ho sempre il bisogno di avere con me una sua immagine e la corona del Rosario. Inoltre, mi è sorto un altro desiderio, ossia di donarmi completamente a Maria così da poter amare ancor più Gesù. Non riesco a comprendere se questo sia solo un desiderio oppure una vera e propria vocazione religiosa.
Al contrario delle mie compagne di classe io non esco mai, non vado a feste, in pub, discoteche o luoghi simili (sono amante della tranquillità e della quiete), non fumo, non bevo, non mi vesto alla moda o in modo troppo appariscente (per non dire volgare), non ho mai avuto nessun fidanzato, né ho mai avuto il desiderio di fidanzarmi o avere alcun tipo di rapporto.
[…] Io sono amante della vita semplice, sto tutto il giorno in casa a scrivere romanzi e poesie, talvolta disegno e prego nei momenti che ti ho detto. Ma c’è un’altra cosa che mi fa esitare sulla veridicità della mia vocazione: da grande desidero diventare una scrittrice e allo stesso tempo temo questo mondo così attaccato alle cose materiali, terrene e carnali. Sono molto confusa.
[...] Ma ora che sento la mia fede aumentare mi è venuto il desiderio di diventare suora. Non so se è un desiderio o una vera e propria vocazione e per questo chiedo il tuo aiuto per comprenderlo.
Mi affido alla tua risposta. Ti saluto in Gesù e Maria,
(lettera firmata)
Cara sorella in Cristo,
su questa terra siamo solo di passaggio, il nostro unico scopo deve essere quello di conoscere, amare e servire Dio, in attesa di andarlo ad amare in Cielo per tutta l'eternità. Purtroppo, nel mondo molta gente pensa a tutto fuorché ad amare Gesù. I santi piangevano al pensiero che il Signore è amato da pochi. Ma a che serve all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde Dio per sempre?
Abbracciare la vita religiosa significa vivere più uniti a Gesù, avere più mezzi per salvarsi l'anima, dedicarsi alla salvezza delle anime dei fratelli, vivere una vita più felice rispetto a quella tumultuosa delle persone che vivono nel mondo, ecc. Se tutti comprendessero queste cose, il mondo si trasformerebbe in un immenso monastero, perché tutti vorrebbero abbracciare la vita religiosa. Purtroppo, sono pochi coloro che pensano a salvarsi l'anima e a vivere per dare gusto a Dio.
Io non so se ciò che senti nel tuo cuore è la vocazione del Signore oppure solo un pio desiderio, però ti incoraggio vivamente a continuare il discernimento vocazionale.
Che fare? Non confidarti sul tema della vocazione con amici e parenti. L'ideale sarebbe avere una buona guida spirituale, ma è davvero difficile trovarne una davvero adatta a tale scopo. Infatti ci sono dei preti che scoraggiano i giovani dall'abbracciare la vita religiosa. Diceva Sant'Alfonso che questi preti hanno ricevuto l'ordinazione sacerdotale senza avere la vocazione o senza sapere cosa fosse.
Cerca di fare delle buone letture spirituali, come ad esempio “L'imitazione di Cristo”, “Le Glorie di Maria”, “Pratica di amar Gesù Cristo”, “Storia di un'anima” e altri classici del cattolicesimo che ti insegneranno tante cose importanti nella vita cristiana.
Continua a recitare ogni giorno il Rosario e ama più che puoi la Beata Vergine Maria. San Bernardo, Sant'Alfonso e tanti altri santi insegnano che senza una particolare devozione alla Madonna è molto difficile salvarsi l'anima, perché Lei è la Mediatrice di tutte le grazie, e chi non è un suo devoto, è come se chiudesse da se stesso il canale delle grazie.
Per quanto riguarda il tuo stile di vita “ritirato”, penso che fai molto bene a non frequentare discoteche, pub, concerti e soprattutto le amicizie frivole. Le amicizie sono buone quando ti aiutano ad avvicinarti a Dio, ma se ti allontanano da Lui, allora diventano cattive ed è meglio stare il più possibile lontano da esse. Il problema è che in questa società materialista e pagana è difficile trovare delle buone amicizie.
Sono molto contento del fatto che ti sforzi di vivere nella purezza. I santi dicevano che i peccati di lussuria sono quelli che trascinano più anime all'inferno. Quando una persona è schiava della lussuria, è come se fosse accecata, perde il desiderio delle cose celesti, e si abbandona ad una vita dissipata e lontana da Dio.
San Giovanni Crisostomo scrisse delle bellissime omelie sulla verginità (si trovano anche su internet), nelle quali spiega che il matrimonio è una cosa buona, ma la verginità è di gran lunga preferibile. Le persone sposate pensano a piacere al proprio coniuge, invece le persone che volontariamente decidono di rimanere vergini, pensano a piacere a Dio, che è il fine ultimo della nostra esistenza. Inoltre la vita delle persone sposate è molto più travagliata, e per questo motivo San Paolo consigliava di rimanere vergini (è solo un consiglio, non un precetto), mentre lo stato matrimoniale lo consigliava solo alle persone che per propria negligenza non se la sentivano di vivere in castità.
Mi hai detto che sei alla ricerca del vero amore della vita. Ebbene, spero tanto che in futuro Gesù buono voglia prenderti per sua sposa facendoti abbracciare la vita religiosa. Un conto è essere sposa di un povero uomo della terra, altro conto è essere sposa del Re del Cielo. Tra tutte le donne ho conosciuto, quelle più felici sono certamente le suore appartenenti ad istituti religiosi fervorosi e osservanti.
Per quanto riguarda il tuo desiderio di diventare scrittrice, devi sapere che questa “professione” non ti impedisce di abbracciare la vita religiosa. Sai qual è il libro scritto da una donna che ha venduto il maggior numero di copie? “Storia di un'anima” di Santa Teresa di Lisieux! Questa suora di clausura scrisse inoltre delle bellissime poesie che edificano assai l'anima, come ad esempio “Vivere d'amore”. Quindi non preoccuparti, anche se diventerai suora potrai continuare a scrivere, soprattutto per fare apostolato tra i fedeli. Sì, anche scrivere una poesia può essere una forma di apostolato, se è rivolta a far innamorare le anime di Gesù.
Avrei tante altre cose da dirti, ma per questa volta mi fermo qua. Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cordibus Jesu et Mariae,
Cordialiter
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