Le suore devono essere vergini?

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Le donne che sentono nel proprio cuore di avere la vocazione matrimoniale, ma non riescono a trovare un fidanzato cristiano, possono leggere il seguente annuncio di un uomo che sta cercando una moglie davvero fedele agli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Cliccare qui per leggere l'annuncio.


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Numerose donne si domandano se per diventare suora è necessario essere vergini. La risposta è no. Ovviamente chi desidera abbracciare la vita religiosa deve avere il proposito di vivere in castità per il resto della sua vita. A tal proposito vi racconto la storia di una delle amanti di Gabriele D'Annunzio. Alessandra di Rudinì nacque a Napoli nel 1876. Suo padre era marchese e celebre politico (fu anche Ministro degli Interni e Capo del Governo). Da bambina ebbe un'infanzia “vivace”, e a causa della sua incontenibile indisciplinatezza venne “cacciata” dal collegio. Viveva in un'ambiente razionalista e la sua fede si indebolì molto; pensava che il cristianesimo fosse un fenomeno puramente politico-sociale. Poi, leggendo un pessimo libro di Renan, la sua fede crollò a terra. Era considerata una ragazza molto bella e vari giovanotti altolocati le fecero proposte di matrimonio. Tra i suoi spasimanti vi era anche il Marchese Marcello Carlotti, col quale accettò di sposarsi, e dal quale ebbe due figli. Ma dopo pochi anni di matrimonio, rimase vedova. Aveva solo 24 anni, ed essendo ricca e bella, non sarebbe stato difficile per lei trovare un nuovo marito. Nel 1903 conobbe Gabriele D'Annunzio, famoso sia come poeta che come forsennato conquistatore di donne. Prima le conquistava, poi le abbandonava e passava a corteggiare qualche altra sventurata. D'Annunzio corteggiò anche Alessandra, la quale inizialmente lo respinse, ma alla fine capitolò, e andò a convivere “more uxorio” (cioè come se fossero coniugi) nella lussuosa villa del poeta. Ciò era (e lo è ancora oggi) un grave peccato contrario al sesto comandamento che proibisce di commettere fornicazione (rapporti sessuali fuori dal matrimonio). Ma la Madonna, essendo una madre affettuosa, vegliava su di lei, e il buon Dio le inviò un salutare castigo. Il Signore è amore infinito, e quando ci invia qualche croce, lo fa per il nostro bene, ossia per trarne un bene maggiore. Così, Alessandra si ammalò gravemente, e rischiò di morire senza ricevere gli ultimi sacramenti. Quando guarì, D'Annunzio la lasciò. Dopo la malattia, la giovane marchesa di Rudinì Carlotti non era più bella come prima, e poi il poeta si era già innamorato di un'altra donna. Ecco come è fragile l'amore mondano e come svanisce velocemente! Alessandra pianse amaramente il suo amore perduto, ma ben presto si accorse che quell'amore era solo vanità: “vanitas vanitatum et omnia vanitas”, dice la Sacra Scrittura. Dopo un lungo periodo di ricerca, si sentì attrarre da un Uomo speciale, il migliore di tutti gli uomini, Colui che non tradisce mai: Gesù Cristo, il Re del Cielo. Dopo essersi consigliata col suo direttore spirituale, e aver preso contatti con le suore, entrò in un monastero di clausura francese, dove le venne imposto il nome religioso di suor Maria di Gesù, e visse in maniera esemplare la sua vocazione. I peccatori scellerati che si convertono sinceramente a Dio, in genere diventano zelantissimi seguaci del Vangelo. E così, suor Maria di Gesù venne eletta priora del suo monastero, ed ella si dimostrò un'ottima superiora, e fondò altri monasteri in Francia. Morì in concetto di santità nel gennaio del 1931, felice di aver abbandonato il mondo traditore e di essersi donata a Gesù buono. Gabriele D'Annunzio non poté riempire di gioia e di pace il cuore di Alessandra, il quale era stato creato per amare Dio e solo in Lui riuscì a trovare la felicità. “Inquietum est cor nostrum”, il nostro cuore è inquieto sin tanto che non riposa in Dio.
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Il ruolo delle suore econome all'interno delle comunità religiose è fondamentale per il buon funzionamento e la sostenibilità della vita comunitaria. Le suore econome sono responsabili della gestione amministrativa e finanziaria delle risorse della comunità, assicurando che tutto funzioni in modo efficiente e che le necessità materiali delle consorelle siano soddisfatte. Questo ruolo richiede una combinazione di competenze amministrative, capacità organizzative e una profonda sensibilità spirituale, poiché la gestione delle risorse deve sempre essere guidata dai principi evangelici di carità, giustizia e sobrietà.

La suora economa è incaricata di supervisionare tutte le attività economiche della comunità, dalla gestione del bilancio alla supervisione delle spese quotidiane. Questo include la pianificazione e la distribuzione delle risorse finanziarie, la gestione delle entrate e delle uscite, e la supervisione delle attività economiche come l'agricoltura, l'artigianato o altre forme di lavoro che possono contribuire al sostentamento della comunità. La sua responsabilità è quella di garantire che le risorse siano utilizzate in modo saggio e responsabile, evitando sprechi e assicurando che ci siano sufficienti risorse per sostenere le attività della comunità e il benessere delle suore.

Un aspetto cruciale del ruolo della suora economa è la gestione delle risorse umane. Questo include la supervisione del lavoro delle consorelle e, in alcuni casi, la gestione di personale laico che può essere impiegato nella comunità. La suora economa deve essere in grado di coordinare le attività in modo che ogni suora possa contribuire secondo le sue capacità e vocazione, promuovendo un ambiente di lavoro collaborativo e solidale. La sua capacità di leadership e di mediazione è essenziale per mantenere l'armonia e la coesione all'interno della comunità.

La suora economa deve anche essere attenta alle esigenze materiali delle consorelle, assicurando che ci siano sufficienti risorse per soddisfare le loro necessità quotidiane, come il cibo, l'abbigliamento e le cure mediche. Questo richiede una pianificazione accurata e una gestione attenta delle risorse, soprattutto in contesti dove le risorse possono essere limitate. La suora economa deve essere in grado di bilanciare le esigenze immediate con le necessità a lungo termine della comunità, garantendo che ci siano risorse sufficienti per affrontare eventuali emergenze o progetti futuri.

Un altro aspetto importante del ruolo della suora economa è la trasparenza e la responsabilità nella gestione delle risorse. La suora economa deve mantenere una contabilità accurata e trasparente, rendendo conto delle decisioni finanziarie alla comunità e, se necessario, alle autorità superiori. Questo richiede una grande integrità e onestà, poiché la gestione delle risorse deve sempre essere guidata dai principi evangelici di giustizia e trasparenza. La suora economa deve essere pronta a rispondere a eventuali domande o preoccupazioni delle consorelle riguardo alla gestione delle risorse, promuovendo un ambiente di fiducia e collaborazione.

La suora economa deve anche essere sensibile alle esigenze della comunità più ampia in cui la comunità religiosa opera. Questo può includere la gestione di progetti di beneficenza, la collaborazione con altre organizzazioni caritative e la partecipazione a iniziative di sviluppo comunitario. La suora economa deve essere in grado di identificare le opportunità di collaborazione e di utilizzare le risorse della comunità per sostenere progetti che promuovano il bene comune e la giustizia sociale. Questo richiede una visione ampia e una capacità di vedere oltre i confini della comunità religiosa, promuovendo un senso di solidarietà e responsabilità verso il mondo più ampio. Non facile occuparsi di economia e finanza in un convento.

In conclusione, il ruolo delle suore econome all'interno delle comunità religiose è di vitale importanza per il buon funzionamento e la sostenibilità della vita comunitaria. Attraverso la gestione saggia e responsabile delle risorse, la suora economa assicura che le necessità materiali delle consorelle siano soddisfatte e che la comunità possa continuare a svolgere il suo servizio apostolico. Questo ruolo richiede una combinazione di competenze amministrative, capacità organizzative e una profonda sensibilità spirituale, guidata dai principi evangelici di carità, giustizia e sobrietà. La suora economa è quindi una figura chiave nella vita della comunità religiosa, contribuendo a creare un ambiente di fiducia, collaborazione e solidarietà.

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