Consigli da parte di un lettore

Pubblico la lettera di un ragazzo che segue il blog, il quale ha voluto fornirmi alcuni spunti di riflessione.

Chiarissimo Signor L.,
                                   Spero che stia bene. Le ho scritto un messaggio il giorno di Natale dello scorso anno, comunicandoLe come condividessi anch’io la giusta affermazione relativa alla discrezione che colui che avverte la vocazione alla vita religiosa deve avere nei confronti dei familiari e degli amici. Vorrei comunque parteciparLe una mia opinione sulla rilevanza di rinfocolare le vocazioni alla vita religiosa: E’ sempre bene innescare con ogni mezzo una diligente riflessione sul fascino della vita religiosa e soprattutto sul fine di servizio e di amore per Dio e per i fratelli che deriva dall’intrapresa di un cammino di consacrazione. Tuttavia non possono e non debbono essere disdegnate le altre sante vocazioni che sono donate ai membri del Popolo di Dio; il porto della vita religiosa, a cui molti aspirano, è un porto al quale come scrisse San Bruno ai fratelli di Certosa, molti desiderano arrivare e a cui molti tendono con non pochi sforzi, e tuttavia non vi giungono. Molti, poi, dopo averlo raggiunto, ne sono esclusi, poiché a nessuno di loro era stato concesso dall'Alto. Santa Gemma Galgani pur avendo ricevuto il dono della vocazione monastica non fu ammessa in alcun Ordine. La ringrazio per l’attenzione e per il Suo indefesso lavoro di promozione delle vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale.

(lettera firmata)

Post Scriptum: Lo scriva nel blog che oltre alle ragioni del cuore è essenziale anche che l’aspirante possegga una certa levatura umana ed esperienziale (una buona istruzione) in grado di supportare gli eventuali prolissi tempi di formazione religiosa.

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