Flos Carmeli, la nuova collaboratrice del blog

Carissimi lettori, vi annuncio con gioia che un'amica ha accettato il mio invito a collaborare con i miei blog. Pubblicherà i suoi scritti con lo pseudonimo "Flos Carmeli", che in latino significa "Fiore del Carmelo". Ha scelto questo nome per via della sua devozione alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Per presentarvi e  farvi conoscere Flos Carmeli, ho pensato di intervistarla.


- Come è nata la tua devozione alla Madonna?

- La mia devozione a Maria è nata in diversi periodi di conversione, ma in modo particolare a seguito di un sogno che feci parecchi anni fa. La mia fede dell'epoca era fredda, ipocrita e molto superficiale. Sognai Maria Immacolata che presso un altare, al mio ingresso indifferente e a un mio segno di croce fatto velocemente e senza devozione, accompagnato da un inchino falso e molto ironico, mi rivolse uno sguardo talmente severo e disgustato che mi vergognai profondamente di stare alla Sua presenza e mi stupii che avesse avuto il coraggio di guardarmi in quel modo. Pur essendo molto dolce e materna, Maria è capace anche di un'insolita severità che non lascia scampo. Il Suo sguardo penetrò l'abisso della miseria spirituale in cui vivevo pur frequentando la chiesa e accedendo più o meno quotidianamente ai sacramenti. Dopo quel sogno che mi sconvolse fin nell'intimo, cominciai a considerare la Madre di Dio con occhi e cuore nuovo; quello sguardo severo, fermo e penetrante mi cambiò la vita, e il mio rapporto con Lei divenne più sincero, serio, rispettoso e familiare. Da allora Maria entrò con dolce "prepotenza" nella mia vita, accompagnandomi fedele e vigile in varie tappe della mia esistenza, particolarmente in quelle più burrascose e difficili. M'innamorai letteralmente di questa presenza così dolce, materna e femminile, la mia fiducia in Lei era totale e incondizionata. Ma ancora la strada era lunga, e ci fu un periodo in cui l'abbandonai per dedicarmi alle futilità del mondo, rompendo ogni rapporto filiale con Lei e di conseguenza anche con Dio stesso. Infatti Maria è la porta del Cielo, Colei che conduce i cuori e le anime a Gesù, alla fonte del primo Amore dalla quale siamo nati e alla quale torneremo. Maria è, come dice il Beato Bartolo Longo, "una dolce catena che ci annoda a Dio" e non dobbiamo temere di amare troppo Maria, poiché “nessuno mai riuscirà ad amare Maria come l'ama Gesù", come diceva San Massimiliano Maria Kolbe. 

- Quali libri hai letto sulla devozione mariana? 

- Ho letto diversi trattati mariani di San Luigi Maria Grignon de Montfort che mi hanno aiutato a farmi crescere e rimanere solida nell'amore verso questa dolce Vergine. San Giovanni Paolo II ci esortava a imparare a trattare con Maria leggendo "Il segreto ammirabile del Santo Rosario" del Montfort; questo libro fu letto e riletto fino alla consumazione da molti santi dalla spiccata spiritualità mariana che a nominarli non si finirebbe più. Posso dire che quel libro ha cambiato in concreto il mio modo di pregare, considerare e comprendere il Santo Rosario. 

- Molti giovani hanno perso il vero senso della vita. Invece di pensare alla salvezza eterna dell'anima, pensano al successo, ai gossip, alle discoteche, ai divertimenti mondani, ecc. Che cosa provi nel vedere tanti ragazzi vivere come se Dio non esistesse?

- Hanno bisogno che qualcuno parli loro di Dio. Onestamente noi cristiani mediocri, lo stiamo facendo? Preghiamo seriamente per loro? Abbiamo interesse per le loro anime? Invece di giudicare gli altri dovremmo giudicare noi stessi.

- Viviamo in una società materialista ed egoista. Se una persona ha una sofferenza, spesso viene abbandonata a se stessa. C'è poca comprensione reciproca, molti giudicano il prossimo con superficialità e spietatezza, senza cercare di comprendere le sue motivazioni. Non pensi che tutto ciò sia causato da un allontanamento della società dai valori cristiani?

- Certo, ma non solo; ciò è stato causato anche dal lassismo in cui sono caduti molti ecclesiastici e religiosi, ma è meglio pregare che indagare oltre.

- Che consigli vuoi dare a coloro che stanno soffrendo e si sentono abbandonati da tutti?

- Prendete in mano il Santo Rosario e invocate il dolce nome di Maria.

- A Fatima la Madonna promise che "alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà". Pensi che sia vicino il giorno del suo trionfo?

- No, secondo me c'è ancora da lottare e soffrire. Perché il Suo Cuore Immacolato possa trionfare bisogna riabilitare e riconsiderare seriamente la devozione a Maria, e non quella devozione leggera e sentimentale che spesso anima il cuore dei credenti, ma quella forte e intensa fino a voler consacrare l'intera propria esistenza a Maria. Su una cosa sono certissima, Lei trionferà!

Il compito di noi cristiani, e soprattutto mio che sono una cristiana mediocre e non degna di essere figlia di Maria, è imparare a pregare, non a pregare solo con le labbra. E lo ripeto ancora, per imparare a conoscere e ad amare Dio, il Santo Rosario è un mezzo istantaneo, potente ed efficace. Quando noto per esempio che certi eventi e certe situazioni peggiorano, affido tutto e tutti a Maria, l'umile ancella che Dio ha rivestito di una potenza tale da riuscire a schiacciare la testa del serpente, simbologia della superbia del diavolo per eccellenza. Gesù stesso morendo sulla Croce ce l'ha affidata. In Lei e con Lei dobbiamo camminare verso Dio, con i nostri limiti e difetti. Dio è il sole che abbaglia, diceva il Montfort, ma Maria è la dolce luna che mitiga con i suoi raggi delicati. 


"Amate la Madonna e fatela amare, pregate sempre il Santo Rosario" esortava Padre Pio. E un giorno il santo originario di Pietrelcina, ad un'osservazione critica di un fedele circa l'assidua e per certi versi umanamente impegnativa frequenza con la quale recitava il Rosario, rispose secco: "Se la Madonna a Fatima ce lo ha raccomandato un motivo ci sarà!!". 


Per concludere vorrei salutarvi con questa bella e breve preghiera:

Fiore del Carmelo,
o vite fiorita,
splendore del Cielo. 
Tu solamente,
sei Vergine e Madre.
Madre mite e intemerata,
sii propizia 
e ai tuoi devoti
dà protezione
Stella del mare.

Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis!










lll

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