Incertezze sulla vocazione
Riporto la lettera di una lettrice "incerta", alla quale ho risposto volentieri.
Ciao mi chiamo […] ho ventisei anni e da due ho iniziato un percorso vocazionale in un istituto secolare...Ho avuto la vocazione molto giovane quando avevo solo 17 anni...il Signore in un momento molto difficile in cui mi sentivo sola e la mia vita mi sembrava priva di senso (prima di questa esperienza quasi non ero credente da che la mia famiglia ha un impronta anticlericale e atea)....ha effuso il suo amore nel mio cuore...non so descriverti ciò che sentii...l'unica cosa che posso dirti e che sentivo che il Signore si univa profondamente a me e lo sentivo vicinissimo... mi si presentò come Sposo anche senza capire bene cosa significasse dato la mia ignoranza in materia religiosa e dato la mia giovane età. Io mi portai questo segreto nel cuore per un po' di tempo dato che mi sentivo indegnissima di tale dono e tra l'altro data la mia estrema timidezza non sapevo proprio come fare per iniziare un percorso...avevo paura. Arrivata all'età di 23 circa cominciai a pregare seriamente affinché il Signore mi mostrasse la strada che la sua volontà aveva tracciato per me. E così un giorno mentre ero in preghiera davanti al SS. Sacramento e lo pregavo con questa intenzione incontrai una delle laiche consacrate del mio istituto... All'inizio era tutto magnifico sentivo tutta la felicità di essere stata scelta tra tante ragazze da un maestoso Principe....ma come i fiori di primavera che appassiscono alle prime luci del calore di mezzogiorno, tutto è cambiato. Da un po' di tempo sento uno strazio terribile....gli amici mi hanno abbandonato, la mia famiglia mi umilia continuamente a causa della mia decisione...sento il Signore lontano, non sento più la mia anima accarezzata e sospinta in questa via...anzi a volte rimpiango ciò che ho lasciato...questa solitudine mi fa soffrire molto.... vorrei che mi capissero... vorrei qualcuno che parlasse e condividesse questo mio fardello. A volte ma non sarà stato un sogno ciò che ho sentito dentro me? Qualcosa forse partorito dalla mia mente?.... mi trovo in un turbinio di pensieri e non riesco a discernere....sarà vera la mia vocazione?....da cosa posso capire se sono chiamata o meno?... forse il Signore non mi vuole nel mondo?.... Prega per me! Sia lode al Signore e che possa darmi moltissima Luce...
Cara sorella in Cristo,
pregherò volentieri per te, ma sarebbe meglio richiedere anche alle suore di clausura di pregare affinché tu possa eleggere lo stato di vita che Gesù buono ha scelto per te sin dall'eternità.
Questa sofferenza che senti nel cuore è una prova importante della tua vita. È facile essere cristiani e dedicarsi alla preghiera quando si sentono le consolazioni spirituali, ma il vero cristiano deve dimostrare la sua fedeltà a Gesù nei momenti di difficoltà. Il vero amore si dimostra sapendo soffrire qualcosa per la persona amata. Molti in questi momenti di dolore tradiscono il Signore decidendo di abbandonare la fede e immergendosi nei divertimenti mondani, più o meno peccaminosi. Meglio morire anziché tradire il Redentore Divino! Dopo tutto l'amore che ci ha dimostrato nella sua dolorosa Passione, non merita di essere tradito. Fin quando saremo in questa valle di lacrime dobbiamo dimostrargli tutto il nostro amore, non solo nei momenti felici, ma anche in quelli di tristezza e dolore. Ma che ci stiamo a fare su questa terra se non amiamo Dio? Lui è l'unica ragione della nostra vita essendo il fine ultimo della nostra esistenza.
Che fare in concreto per superare questa prova d'amore? Innanzitutto devi dire a Dio che non desideri altro che di amarlo in questa vita e nell'eternità, e che preferici la morte anziché offenderlo col peccato. Supplica la Beata Vergine Maria di prenderti sotto la sua protezione, Ella è la Mediatrice di tutte le grazie e ti aiuterà volentieri a rimanere fedele a Gesù. Una mamma non può abbandonare una figlia in difficoltà, pertanto se ti metterai nelle mani della Madonna puoi stare certa che tutto andrà bene, Lei è la Regina delle Vittorie.
Anche se non senti più le consolazioni spirituali, continua a recitare le preghiere e a praticare tutte le pratiche di devozione alle quali sei abituata. Cerca di fare molta lettura spirituale dei grandi classici del cristianesimo come “L'imitazione di Cristo” e “Le Glorie di Maria”. Vai ai piedi del tabernacolo per adorare, amare e supplicare Gesù buono, davvero presente nel Santissimo Sacramento. Offri le tue sofferenze per la conversione dei nemici della Chiesa.
Ti consiglio vivamente di fare presto un ritiro spirituale in qualche convento fervoroso, oppure potresti fare gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola, organizzati dall'Istituto del Verbo Incarnato in collaborazione con le Servidoras.
Coraggio, non ti demoralizzare! Tu vuoi, tu puoi, tu devi superare questo periodo di tristezza. Continuo a pregare ardentemente per te e per la tua vocazione religiosa, e rimango a tua disposizione per qualsiasi chiarimento o anche solo per continuare il dialogo spirituale.
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cristo Re e Maria Corredentrice del genere umano.
Cordialiter