"Non pregare per me! Sono dannata"

Nel 1937 una ragazza tedesca di nome Anna morì a causa di un incidente stradale. Alcuni giorni dopo il decesso apparve a Clara, una sua amica che stava pregando per lei, e le disse: "Non pregare per me! Sono dannata." Dopodiché raccontò come aveva fatto a dannarsi eternamente. 

Nel 1952 uscì in Italia un libretto che raccontava questo fatto. La serietà del racconto è comprovata dall'imprimatur che ricevette da Mons. Luigi Traglia, del Vicariato di Roma. Meditare sull'inferno è utile ad evitare di peccare, ma anche ad eleggere lo stato di vita più adatto a salvare la propria anima.

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