Il desiderio di abbracciare la vita religiosa

Riporto una bella lettera che mi ha scritto un lettore del blog, che tra l'altro è mio coetaneo.

Carissimo Cordialiter,
                                      ho scoperto da pochi giorni il tuo blog perché ero alla ricerca di informazioni su alcuni ordini religiosi e anche di esperienze di ragazzi in discernimento vocazionale che si trovano dinanzi a scelte importanti per il loro futuro. Ti faccio i miei complimenti per tutte le tue belle risposte, che sono sempre molto profonde e intelligenti. Soprattutto utili per i destinatari, perché infondi molta fiducia e coraggio in coloro che, ad un certo momento della loro vita, si accorgono di essere chiamati da nostro signore Gesù Cristo a vivere in maniera più radicale il Vangelo e di entrare a far parte di un ordine religioso.

Mi chiamo [...] e sono un ragazzo di 32 anni della provincia di [...]. Non penso che sia il caso di raccontarti il mio percorso di fede e di vita nei dettagli. Ma credo che sia utile fornirti qualche elemento essenziale per farti comprendere la mia situazione personale e spirituale. Penso di essere un ragazzo come tanti altri, ma una cosa mi rende molto diverso da tantissimi giovani del nostro tempo caratterizzato da una mentalità neo-pagana: si tratta della mia fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto Uomo per la nostra salvezza. Per questa fede ho dovuto vivere controcorrente gli anni della mia giovinezza, rinunciando a tanti divertimenti che mi venivano proposti. Nel mio oratorio, che ho frequentato tra i 15 e i 20 anni, non ho trovato gli amici giusti perché era frequentato da pochissimi giovani con una vera fede cristiana. Evidentemente quei pochissimi giovani miei coetanei che frequentavo in parrocchia (saranno stati 3 o 4) non avevano nulla in comune con me sia a livello caratteriale che di interessi personali e quindi a circa 21 anni ho smesso di frequentare quell’ambiente. Da quel momento non ho più frequentato ambienti di parrocchia e non ho più avuto rapporti di conoscenza o amicizia con un sacerdote.

Smettere di frequentare la parrocchia per me è stata una scelta decisiva, con straordinarie conseguenze sulla mia fede, nel senso che dopo quel distacco ho sentito il forte bisogno di cercare Dio e il senso della mia vita da solo, nel silenzio della mia camera o in luoghi solitari all’aria aperta, senza le distrazioni e gli impegni della parrocchia. Ho iniziato a leggere le Sacre Scritture ogni giorno, e mi ci sono molto appassionato. Voglio precisare che a 20 anni ero ancora un cristiano veramente mediocre a causa di dubbi di fede e confuso dalle false dottrine del nostro tempo, come ad esempio il darwinismo, che come la gramigna ha distrutto e sta distruggendo la fede del continente europeo. Per uno come me, iscritto a una facoltà scientifica, e circondato da professori e amici agnostici e atei, non era così facile accettare tutte le verità di fede che venivano insegnate dalla Chiesa, senza prima risolvere i dubbi che avevo fin dall’adolescenza. La conversione vera è avvenuta quando Qualcuno è venuto a cercarmi e a prendermi prima di me. Ho iniziato a credere veramente nel Vangelo dopo alcuni anni, a 23 anni circa. Da quel momento ho cercato di testimoniare la mia fede in Cristo a tutti i miei conoscenti e amici; se l’altra persona è interessata a confrontarsi con me su questo argomento è davvero molto bello aiutarla a riscoprire la fede (cosa che avviene raramente però). Da un anno circa mi sono reso conto che non soltanto credo in Gesù, ma lo amo molto. Vorrei unirmi sempre di più a Cristo e mi sono reso conto che nella mia vita di ogni giorno non riesco a farlo come vorrei a causa delle tantissime fonti di disturbo che ci sono nel mondo. Nel mondo è quasi impossibile migliorarsi spiritualmente e tendere alla santità. E’ molto difficile persino trovare un po’ di silenzio in una chiesa per pregare!

Forse Gesù mi sta chiedendo di vivere in modo più intenso la mia amicizia con Lui, di dedicargli tutta la mia vita per servirlo in modo speciale in un ordine religioso. Uso il temine “forse” perché non ho la certezza di questa chiamata perché è solo da qualche settimana che mi sto interrogando sul mio futuro e sulla possibilità di entrare in un ordine religioso. Quindi è sicuramente necessario pensarci e riflettere ancora per un po' e cercare informazioni su un mondo che per il momento non conosco, quello dei conventi. Quindi in questi giorni sto visitando i siti Internet di diversi conventi e ordini religiosi per cercare di capire come vivono i frati e i monaci e che tipo di preferenze potrei avere. Attualmente non saprei dire se sono più portato per la vita attiva o contemplativa. Mi piace molto pregare in luoghi silenziosi e solitari e solo in queste condizioni riesco a parlare a Gesù e Maria e a fare esperienze molto forti di preghiera. Un’altra cosa certa è che mi piacerebbe molto studiare la Sacra Scrittura e quindi preferisco gli ordini religiosi che danno molta importanza alla formazione teologica e spirituale. Sono un ragazzo molto appassionato alla lettura di libri spirituali e allo studio quindi non riuscirei a vivere senza libri. Prima di fare qualsiasi passo penso che sia importante avere un direttore spirituale. Non ne ho mai avuto uno quindi non so nemmeno dove cercarlo. Mi sapresti dare qualche consiglio in merito? Se mi rendessi conto di avere una autentica vocazione religiosa sarei pronto a entrare nell’ordine religioso in cui Gesù mi vuole. Sarebbe bello trovare tanti confratelli giovani abituati ad accogliere loro coetanei, ma con la crisi vocazionale che c’è al giorno d’oggi non voglio farmi illusioni. L’altra cosa veramente importante è trovare frati o monaci che vivono seriamente la loro Regola e che non siano addormentati della fede e nella carità, in modo che possano aiutarmi, con il loro buon esempio, a crescere nelle virtù cristiane e nell’amore di Dio e del prossimo. Sapresti indicarmi qualche convento di stretta osservanza, con tanti novizi giovani nella mia zona?

Ho davvero tanto da imparare quindi mi affido al tuo prezioso aiuto. Ti saluto e ti ringrazio anticipatamente in Gesù Cristo, Re dell’Universo e Redentore del mondo.

(Lettera firmata)

Carissimo in Cristo,
                                  mi ha fatto molto piacere leggere la tua lettera.

Come tu stesso hai notato, nel mondo è molto più difficile condurre vita devota poiché ci sono molte distrazioni e occasioni di peccato che dissipano l'animo.

Invece in un ordine religioso fervoroso e osservante è molto facile donare interamente il cuore a Dio, dedicarsi alla preghiera e salvarsi l'anima.

Però è necessario che l'ordine sia veramente fervoroso e osservi fedelmente la propria regola, altrimenti, come diceva sant'Alfonso, è meglio restare a casa propria. Per quanto riguarda una buona guida spirituale, ti ho risposto in privato. È importante che il direttore spirituale sia una persona davvero adatta a tale scopo, perché se non è dotto, caritatevole e prudente, c'è pericolo.

Per fare un'esperienza vocazionale ti consiglio di contattare l'Istituto del Verbo Incarnato, scrivendo all'indirizzo: discernimentovocazionale@ive.org In privato ti ho segnalato altri ordini.

Carissimo, spero tanto che la tua sia una vera vocazione religiosa, c'è tanto bisogno di anime che si dedichino interamente al Signore e abbiano zelo per la salvezza delle anime, l'espansione del Corpo Mistico di Cristo e la maggior gloria di Dio.

Rimango a tua disposizione per ulteriori informazioni.

In Cordibus Jesu et Mariae,

Cordialiter

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