Lettera vocazionale
Tempo fa ho ricevuto una bella lettera vocazionale alla quale ho risposto molto volentieri. Spero che questa lettura possa essere di qualche utilità per altri lettori in ricerca vocazionale.
Carissimi,
è difficile iniziare una lettera di questo tenore. Avrei preferito la cara vecchia carta che riesce a far esprimere forse più nel profondo ciò che si ha dentro, ma in questo preciso istante, dopo aver visitato il vostro sito mi sono permessa di farlo anche io, forse anche per l'intenso bisogno che ho di parlarvi.
Innanzitutto mi presento, mi chiamo [...], ho 31 anni, sono consulente legale, ricercatore universitario, praticante notaio. Nasco a [...], da famiglia alto borghese, frequento un collegio religioso per la scuola dell'obbligo. Finite le scuole medie mi trasferisco a [...], avevo 19 anni, quindi l'Università e tutto il resto (una vita normale, come tante altre...anzi...decisamente fortunata rispetto a molti devo dire). Perché vi ho detto tutto questo? Perché sin da bambina (anche se gli entusiasmi giovanili spesso sono da tenere a bada..) ho desiderato prendere la strada dei voti. Da circa 5 anni a questa parte, strano a dirsi, proprio quando la mia vita poteva apparire “perfetta” in tutti i suoi elementi, il mio desiderio, mai morto e mai dimenticato, si è fatto sempre più prepotente, tanto forte da non abbandonarmi dal mattino quando apro gli occhi, alla sera quando li richiudo. Ho sempre pensato dovesse essere una scelta molto più che consapevole, e proprio per questo motivo da mesi mi sono affidata a chi credo possa aiutarmi, ad un Ministro di Dio (il mio meraviglioso parroco), per comprendere sino in fondo la mia Chiamata. Io non ho dubbi su di essa, ho deciso la mia strada, ma so che sarà dura accettare la mia scelta per chi mi è accanto, ovvero, i miei familiari. Ed è per questo che prego ogni giorno, perché il Signore mi dia la forza di far comprendere loro quanto forte ed assoluto sia l'Amore che mi spinge verso questa scelta. D'altra parte non è proprio nelle Sacre Scritture che Gesù dice “Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me.”? Penso ogni giorno a questa frase che mi dà la serenità per accogliere la difficoltà di far comprendere ad altri la Chiamata del Signore.
Carissimi, vi ho scritto tutto questo perché voi possiate avere un piccolo frammento di me, ed in voi cerco parole sì di conforto e preghiera, ma anche di sostegno. Vorrei tanto che rispondeste a questa mia lettera, sarebbe meraviglioso se mi deste qualche informazione su cosa e come fare per poter intraprendere la giusta via nel giusto ordine. Vi ringrazio per l'attenzione che dedicherete alla lettura di questa mia ed alla risposta, che sono sicura non tarderà.
Con estrema gratitudine.
(Lettera firmata)
Carissima sorella in Cristo,
rispondo volentieri alla tua lettera.
Dio ha un progetto per ciascuno di noi. Alcuni sono designati per mettere su famiglia e procreare dei futuri cittadini del Cielo (pensiamo ad esempio ai zelantissimi genitori di Santa Teresa di Lisieux), altri sono designati per rimanere celibi nel mondo (San Giuseppe Moscati), altri ancora sono designati per la vita sacerdotale e per la vita consacrata (ad esempio Sant'Alfonso Maria de Liguori e Santa Chiara d'Assisi). Ognuno deve cercare di capire la volontà di Dio su di sé, perché solo facendo la sua volontà possiamo essere davvero felici. Che cosa vuole il Signore da te? Per capire quale sia la tua vocazione, l'ideale sarebbe andare alcuni giorni in un buon monastero (deve essere davvero buono) nel quale, raccolta nel silenzio e nella preghiera, potrai ascoltare quel che Dio dice al tuo cuore. Restando in città è difficile raccogliersi spiritualmente.
La tua e-mail mi è piaciuta molto. E' straordinario constatare che una persona come te, avviata ad una promettente e ricca carriera, sia disposta a prendere in considerazione l'eventualità di lasciare tutto per divenire sposa di Gesù Cristo.
Dunque che cosa fare in concreto? Per il momento non parlare di vocazione né con i tuoi familiari (nemmeno se sono super-praticanti), né con le tue amiche, le quali potrebbero mettersi a ridere, soprattutto se sono persone neo-pagane che capiscono solo di discoteche, gossip, oroscopi, sfilate di moda, e altre vanità de genere.
Quale monastero contattare per fare qualche giorno di discernimento? Devi sceglierne uno fervoroso e di stretta osservanza, cioè nel quale si vive in maniera davvero religiosa. E' importante questo fatto. Se tu andassi in un monastero rilassato, non solo rischieresti di perdere la vocazione, ma anche la Fede, come è accaduto ad altri. Come probabilmente ti sarai accorta da sola, molti ordini religiosi non vivono più come i loro santi fondatori, ma vivono in maniera rilassata e secolarizzata, e in genere hanno poca attrattiva sui giovani. Gli ordini religiosi di stretta osservanza invece affascinano col loro stile di vita autenticamente evangelico, e spesso attirano numerose vocazioni.
Nella tua regione c'è uno dei migliori monasteri d'Italia (non esagero), si tratta del Monastero […]. Sono quasi tutte giovani (anche più piccole di te). Scrivigli una lettera dicendo quello che hai detto a me, e aggiungendo che vorresti trascorrere qualche giorno di discernimento vocazionale presso di loro. Ai tuoi amici e parenti non dirai che andrai a fare un ritiro vocazionale, ma accennerai solo ad un semplice ritiro spirituale per ritemprare lo spirito. Non si tratta di una bugia, ma al massimo di una “restrizione mentale” che non è nemmeno un peccato veniale, come insegna la Teologia Morale.
Che altro dirti? Affidati interamente alla Beata e Gloriosa Vergine Maria, che come insegnano dotti Autori (S. Bernardo di Chiaravalle, S. Alfonso Maria de Liguori, S. Massimiliano Maria Kolbe e tanti altri) è la Mediatrice di tutte le grazie, oltre che la nostra Mamma del Cielo.
Spero di esserti stato di qualche utilità, se hai qualche domanda da fare, io sono sempre a disposizione di tutti.
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più fraterni saluti in Cristo Re e Maria Mediatrice,
Cordialiter